Il 18 marzo 2017 gli autotrasportatori delle associazioni aderenti a Unatras hanno attuato manifestazioni in diverse città italiane per chiedere al Governo di emanare i provvedimenti attuati degli accordi siglati alcuni mesi fa. Nella settimana appena conclusa, però, non è apparso ancora alcun segnale dal ministero dei Trasporti, che ha solamente organizzato una riunione sul trasporto eccezionale.
Ora Unatras deve decidere come proseguire la protesta e – secondo quanto afferma il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, in una nota pubblicata sul sito dell'associazione – Unatras avrebbe diramato la convocazione dei propri organismi deliberanti: "L'argomento fermo sarà la principale questione trattata", precisa Uggè. Il presidente di Conftrasporto aggiunge: "Speriamo che non si pensi di utilizzarlo (il fermo, ndr) per far cadere il Governo e provocare le elezioni anticipate".
Riguardo alla riunione del 21 marzo al ministero dei Trasporti sul trasporto eccezionale, Uggè dichiara che "la paralisi progressiva che si sta in modo evidente estendendo, coinvolge negativamente anche le imprese produttrici che iniziano a perdere ordini e commesse sempre più affidate all'estero". Nell'incontro, il ministero ha presentato una direttiva sull'argomento e gli autotrasportatori hanno chiesto l'imposizione dei suoi contenuti alle concessionarie stradali.
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