La Commissione Europea sta preparando un pacchetto di norme che dovrebbe ricucire la spaccatura tra i Paesi orientali – che beneficiano di costi dell'autotrasporto molto bassi – e quelli occidentali, che stanno attuando provvedimenti contro il dumping sociale, alcuni contrastati dalla stessa UE, come il divieto di riposo settimanale in cabina e l'obbligo di adeguarsi ai salari minimi nazionali per gli autisti stranieri. I due fronti sono guidati da Francia e Germania a ovest e dalla Polonia a est.
La Commissione Europea non ha ancora svelato le nuove norme, ma in un'intervista al quotidiano francese Les Echos del 27 aprile 2017, la Commissaria ai Trasporti, Violeta Bulc, ha fatto alcune anticipazioni. Dopo avere premesso che è indispensabile chiarire e adattare le norme, Bulc spiega che non ci saranno sostanziali modifiche sul distacco internazionale, anche se sono previste "misure specifiche e proporzionate" per gli autisti, come è avvenuto in altre professioni.
Sul cabotaggio stradale, la Commissaria ai Trasporti afferma che bisogna "semplificare" le norme. In tale direzione, la Bulc intende sostituire il concetto di numero massimo di consegne svolte per ogni viaggio internazionale (ossia tre) con quello di "tempo concesso per il cabotaggio" che, secondo la Commissaria "contribuirebbe anche a gestire meglio i flussi". Potrebbe cambiare anche il tempo massimo in cui un vettore straniero può svolgere il cabotaggio in ogni viaggio internazionale, che oggi è di sette giorni.
Sull'imposizione del salario minimo agli autisti stranieri che operano in un determinato Paese, la Bulc afferma che la posizione della Commissione Europea non è cambiata, ossia il salario minimo non si può imporre per brevi periodi. Piuttosto, per contrastare pratiche illecite ritiene più efficace aumentare i controlli sulle finte società di autotrasporto costituite nei Paesi con costi del lavoro più bassi. A tale riguardo, non basterà avere un indirizzo di sede legale, ma bisognerà avere piattaforme operative.
Sui controlli su strada, la Violeta Bulc ricorda che dal 2019 sarà introdotta nella Comunità la nuova generazione di cronotachigrafi digitali, che dovrebbe rendere più semplici le verifiche. Per i camion già in circolazione a tale data, la Commissione sta valutando incentivi per sostituire il cronotachigrafo.
Il giornalista dell'Echos pone una domanda sulle norme e i controlli per i veicoli commerciali sotto le 3,5 tonnellate, che oggi non richiedono il cronotachigrafo e le autorizzazioni all'autotrasporto internazionale, ma che attuano concorrenza anche nelle spedizioni che tradizionalmente interessano i camion più grandi. La Bulc anticipa che alcuni obblighi (ma non tutti) relativi ai veicoli pesanti potranno essere applicati anche ai leggeri. Uno di questi potrebbe essere l'obbligo di stabilimento.
L'ultima questione affrontata sul giornale francese è il divieto di svolgere il riposo settimanale in cabina. La Bulc afferma che sicuramente non sarà vietato quello giornaliero, ma ci saranno chiarimenti su quello settimanale. La Bulc non fornisce precisazioni a riguardo, ma dalle sue parole emerge che la Commissione potrebbe chiarire quando e come si può riposare in cabina. Comunque, essa afferma, imporre un divieto al riposo settimanale nel camion implica lo sviluppo di strutture per gli autisti. Inoltre, bisogna considerare che spesso l'autista deve presidiare il veicolo per motivi di sicurezza o per obblighi verso le assicurazioni.
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