Il 2020 è stato un anno importante nella ristrutturazione del colosso ungherese Waberer's International, perché mostra i primi risultati della strategia che vuole ridurre le attività di autotrasporto, concentrandole su rotte prefissate, e aumentare quelle di logistica in conto terzi. Lo mostra il bilancio reso pubblico a marzo 2021, da cui emerge che lo scorso anno la flotta della società contava 3021 veicoli industriali e 3984 autisti, a fronte dei 4094 veicoli e 5507 autisti del 2019. In percentuale, ciò significa una riduzione del 26,2% degli automezzi e del 27,7% dei conducenti. Però il numero totale dei dipendenti è calato di meno, ossia dell’8,6%, raggiungendo le settemila unità.
Nel 2020 Waberer's International ha prodotto un fatturato di 569,3 milioni di euro, 126,8 milioni meno rispetto all’anno precedente (-18,2%), ma sono diminuiti anche i costi diretti del 20,9%, passando da 578,9 a 458 milioni di euro. Flette pure l’ebidta del 5,3%, toccando i 55,3 milioni, mentre l’ebit passa da un negativo di 11 milioni a un positivo di 2,1 milioni. La società ha ridotto l’indebitamento finanziario netto di 71,8 milioni, portandolo a 119,3 milioni.
I risultati però divergono se distinguiamo le attività di autotrasporto internazionale da quelle di logistica in conto terzi. Nel primo caso, nel 2020 Waberer's International ha ottenuto ricavi di 331 milioni, con un calo annuale del 32,9%, mentre nel secondo di 173,5 milioni, con un aumento del 17,1%. Il resto del fatturato deriva da altre attività, tra cui prevalgono quelle assicurative, che hanno aumentato il fatturato del 5,5%.