Un giro di fatture false emesse per operazioni inesistenti sarebbe servito a una società di Altamura, che svolge commercio di carburanti, per attuare una frode fiscale, scoperta dalla Guardia di Finanza di Bari alla fine di luglio 2022. Al termine dell’indagine, la procura del capoluogo pugliese ha disposto il sequestro di oltre 800mila euro nei confronti dei responsabili della frode, consistente in disponibilità finanziarie, quote societarie e immobili. Inoltre, gli indagati sono stati denunciati per dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Sarebbero coinvolte anche altre società non solo pugliesi, ma anche di altre regioni.
Gli inquirenti ritengono che la società di Altamura abbia acquistato a prezzi favorevoli ingenti quantità di carburante che era prima prelevato da un deposito fiscale da parte di un’altra società “cartaria” (ossia senza assetti e personale), che operava in nero. Poi altre imprese acquistavano i carburanti, che poi lo fatturavano alla società di Altamura, che fin dall’inizio risultava essere l’unica destinataria del prodotto. L’evasione ha permesso di rivendere i carburanti a prezzi più bassi di quelli di mercato.