Dopo l'approvazione del Parlamento Europeo al divieto della vendita dei veicoli a benzina e diesel a partire dal 2035, gli investimenti nel settore della mobilità elettrica hanno visto un ulteriore incremento. L'obiettivo è di migliorare la produzione e di ottenere batterie sempre più efficienti. Secondo molti ricercatori i modelli agli ioni di litio utilizzati attualmente sono vicini al loro massimo potenziale, per cui sono tante le aziende che stanno concentrando i loro studi sulle batterie a stato solido. La differenza tra questi nuovi modelli e quelli attuali risiede nell'elettrolita presente all'interno della batteria, che è per l'appunto solido, mentre in quelle attuali è allo stato liquido.
Ciò rende più "densa" la batteria, aumentando l'energia accumulata e rendendole così più efficienti e durature. Inoltre, l'elettrolita solido riduce notevolmente il rischio di surriscaldamento e incendio, che caratterizzava alcuni dei modelli attuali. Inoltre come riporta la ricerca di Minviro, questa tecnologia emette tra il 24% e il 39% in meno di CO2.
Tra le aziende che stanno lavorando su questa nuova tecnologia, vi è anche la californiana QuantumScape (finanziata tra le altre da Volkswagen), che ha recentemente presentato il primo prototipo a stato solido composto da 24 strati. Questa società è ritenuta particolarmente interessante perché tramite un materiale ceramico di propria produzione è riuscita a realizzare prodotti in grado di ricaricarsi fino all'80% in appena 15 minuti, risolvendo uno dei problemi principali di molti prodotti, ovvero il tempo di ricarica. Anche la casa cinese Nio sta lavorando su questa tecnologia e ha recentemente presentato la nuova batteria da 150 kWh, in grado di garantire fino a mille chilometri di autonomia per veicoli leggeri, la cui produzione in serie inizierà verso la fine del 2022.
Matteo Pignagnoli