Ercole Incalza è in carcere dal 16 marzo 2015, quando è stato arrestato con altri tre imputati nell'inchiesta Sistema su presunte corruzioni relative agli appalti pubblici. Durante l'interrogatorio di garanzia, i suoi legali hanno chiesto la scarcerazione, che però è stata respinta dal Gip, Angelo Pezzuti. Secondo quanto riporta l'agenzia Ansa, il magistrato avrebbe ritenuto che restano le esigenze di custodia cautelare e gli altri motivi che hanno causato l'arresto. Viceversa, il Gip ha accolto la richiesta di arresti domiciliari per Sandro Pacella, collaboratore d'Incalza, e dell'imprenditore Francesco Cavallo. Manca ancora la decisione sul quarto imputato in carcere, l'imprenditore Stefano Perotti.
L'Ansa riferisce anche che durante la perquisizione all'azienda Green Field, gli inquirenti avrebbero trovato alcune buste contenenti denaro in contante e un appunto dal quale emergerebbero versamenti per Incalza e Pacella. Questo sarebbe uno degli elementi che avrebbe spinto il Gip a negare la scarcerazione dei due imputati, in quanto ciò aggraverebbe il loro quadro indiziario. Gli inquirenti ritengono che Green Field sia stato uno strumento per veicolare soldi di appalti pubblici a Incalza.
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