Tra le tendenze che stanno cambiando il web, il podcast è ai primi posti, tanto che qualcuno ha definito il 2019 "l'anno del podcast". Il podcast non è una trasmissione radiofonica che si può scaricare anche in formato mp3, ma un media con ritmo, lunghezza e contenuti propri che lo differenziano e lo rendono più ricco della emissione radiofonica. La prima caratteristica che distingue il podcast è la libertà, ossia la possibilità di essere ascoltato come, dove e quando lo decide l'ascoltatore e non l'emittente: a casa, in ufficio o nella cabina del camion. Si può ascoltare in streaming oppure scaricare uno o più podcast sullo smartphone, sul tablet o sul computer e ascoltarli quando di ha tempo o voglia. Nel mondo del trasporto, ciò è importante perché una parte rilevante degli ascoltatori è in viaggio.
La seconda caratteristica del podcast, che lo distingue dalla trasmissione radiofonica, è la lunghezza variabile, decisa sulla base dei contenuti e del loro livello di approfondimento e non sulla disponibilità di spazio nel palinsesto dell'emittente radiofonica. Ciò permette di diffondere sia brevi informazioni, sia messaggi lunghi e complessi, creati usando diversi interlocutori. In un settore ampio e vario come quello del trasporto e della logistica ci permette di cogliere e diffondere le voci di tutti i protagonisti. La terza caratteristica peculiare del podcast è la possibilità di usare diversi format, dall'intervista alla narrazione, dal dibattito tra più persone al monologo.
Queste caratteristiche hanno spinto due giornali specializzati nel trasporto e nella logistica, TrasportoEuropa.it e Uomini e Trasporti, a collaborare per produrre un canale podcast dedicato a questo settore, che si chiama "K44 La voce del trasporto". Le prime emissioni sono iniziate nel marzo del 2016 e ora le due testate avviano la diffusione regolare con un podcast condotto dal giornalista specializzato Paolo Barilari e incentrato sulla responsabilità penale delle aziende di autotrasporto nel caso di gravi incidenti stradali. "Il nome del canale vuole essere un omaggio all'autotrasporto, che rappresenta il nerbo della logistica. La lettera K rimanda alla prima forma di comunicazione vocale tra camionisti, ossia il CB, dove il termine K si usa per passare la parola all'interlocutore, che nel nostro caso significa far parlare il mondo del trasporto", spiega Michele Latorre, direttore di TrasportoEuropa.it. "Il numero 44 si riferisce al tonnellaggio massimo permesso per i camion in Italia e richiama quindi il trasporto com'è nell'immaginario comune, ossia quello compiuto dal camionista che affronta lunghi viaggi. K44 non parla solo della strada, ma di tutte le modalità del trasporto, che ormai è un sistema strettamente interconnesso".
K44 aggiunge così la voce alle notizie e agli approfondimenti scritti diffusi da anni da TrasportoEuropa e da Uomini e Trasporti su carta e sul web. I podcast si possono ascoltare in streaming o scaricandoli come file mp3 da diverse fonti. La prima è il sito web dedicato k44.it, che riporta tutti i podcast in ordine cronologico. Le altre fonti sono le pagine web dei due giornali e i loro canali nei social network, dove sono pubblicati i singoli podcast mano a mano che vengono prodotti. Chi è iscritto alla piattaforma musicale Spotify può anche ascoltare le playlist tematiche che periodicamente la redazione di K44 propone in podcast.
IL PODCAST DEL 27 MARZO 2019
SITO WEB PODCAST DI K44
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