La Cina procede nella sua strategia di penetrare in Europa attraverso il Pireo, che funge da hub container della compagnia Cosco e lo sarà almeno per i prossimi 35 anni, ossia la durata della concessione del Piraeus Container Terminal. Il tassello ora mancante è una connessione terrestre tra il porto di Atene e l'entroterra, ma il Governo cinese sta lavorando anche su questo punto e lo fa direttamente con esponenti al vertice. In questa strategia si pone l'incontro tra i primi ministri cinese, serbo e ungherese sul tema delle connessioni ferroviarie.
La Cina sta lavorando sulle rotaia a partire dalla stessa Grecia. Lo scorso giugno, Li Keqiang ha visitato il Pireo, dove ha dichiarato che la Cina intende attuare ingenti investimenti nella rete ferroviaria greca. Già oggi, treni intermodali partono dal porto greco verso Austria, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia. L'accordo con Serbia e Ungheria ha lo scopo di potenziare questi collegamenti.
L'intesa prevede che la Cina investirà 2,9 miliardi di dollari per ammodernare la linea ferroviaria che connette il Pireo con Budapest e Belgrado. Dalle due capitali, i container possono proseguire verso l'intera Europa. Se questo progetto verrà realizzato, la nuova direttrice balcanica potrà rappresentare una concorrenza a quella italiana, specialmente se il nostro Paese non adeguerà velocemente le infrastrutture ferroviarie nel centro e nel sud.
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