Puntuale, rispettando la tabella di marcia preannunciata, si è conclusa una fase dei lavori di adeguamento del Corridoio Mediterraneo in Spagna. L’esercizio ferroviario, interrotto parzialmente a partire da luglio, è ripreso regolarmente il 20 settembre 2021 nella tratta principale ed entro metà ottobre in tutta l’area di Tarragona. L’imponente programma di adeguamento agli standard europei interessa l’intero corridoio ferroviario tra Barcellona, Saragozza e Valencia.
L’obiettivo è quello di favorire il trasporto ferroviario delle merci, adattando alcuni itinerari principali al doppio scartamento, quello standard internazionale (1435 mm) insieme con quello largo spagnolo, per rendere possibile il transito dei treni merci senza la necessità di costosi trasbordi alla frontiera su carri di diverso scartamento.
Per questo motivo, oltre a posare una terza rotaia, sono stati sostituiti tutti i deviatoi, operazione che rende indispensabile interrompere la circolazione dei treni. Anche la linea aerea dell’alimentazione elettrica deve essere adeguata alla circolazione delle locomotive interoperabili che percorrono la rete ferroviaria europea.
I lavori in precedenza si sono concentrati tra le località di Sant Vicenç de Calders e Vila-seca. Con la posa dei nuovi binari tra Castellbisbal (nodo ferroviario a nord di Barcellona) e l’interconnessione di Vila-seca, l'area industriale e il porto di Tarragona ottengono un collegamento a scartamento internazionale diretto con l'Europa. L’adozione dello scartamento standard comporta anche una serie di interventi sulle gallerie per renderle idonee ai trasporti intermodali senza limiti di sagoma, insieme all’aggiornamento di tutta la parte impiantistica, elettrica e tecnologica.
Non considerando la realizzazione delle nuove linee ad alta velocità, questi investimenti rappresentano senza dubbio i più complessi messi in atto sulla rete spagnola negli ultimi anni, perché l’adozione del doppio scartamento, relativamente semplice lungo le linee con la posa di una terza rotaia, diventa molto complesso nelle stazioni e soprattutto negli scali per la presenza di numerosi deviatoi e dei relativi apparati elettrici di comando e controllo.
Con la tratta già completata tra Castellbisbal e il confine francese si rende effettivamente operativo il Corridoio Mediterraneo, finora possibile solo per i collegamenti dei treni passeggeri con carrozze dotate di carrelli con sale montate di larghezza variabile. L’adeguamento, sostenuto dai fondi comunitari, è rivolto quindi essenzialmente, se non esclusivamente, alle merci: per sottolineare la sua prospettiva europea l’intero progetto viene indicato con il nome di “Puerta a Europa”.
Piermario Curti Sacchi