È stato un mese cruciale il maggio 2021 per le ferrovie austriache e le merci. L’ultimo giorno di questo mese è stato annunciato l’accordo tra il gruppo Öbb Rail Cargo e Pasifik Eurasia per lo sviluppo del trasporto merci su rotaia nel continente eurasiatico con orizzonte la Cina e la Via della Seta. Una decina di giorni prima è stato completato il secondo lotto del terminal merci di Wien Süd (Vienna). Contestualmente il Ceo di Öbb, Andreas Matthä, ha annunciato un piano di investimenti già pianificati su tutta la rete con l’obiettivo di raddoppiare i servizi di trasporto merci entro il 2040, quindi in meno di vent’anni.
La nuova collaborazione tra Öbb e Pasifik Eurasia rafforza il collegamento tra Europa e Asia attraverso il terminal turco di Köseköy che vede valorizzato il suo ruolo di importante hub per il traffico merci transcontinentale. In questo contesto, Öbb Rail Cargo ha il compito di trasportare le merci dall’Europa a Köseköy, dove vengono prese in consegna da Pasifik Eurasia. Lo stesso avviene in senso contrario, tra Asia ed Europa. Pasifik Eurasia, che è lo spedizioniere ufficiale delle ferrovie statali turche Tcdd, cura le relazioni verso l'Azerbaigian, il Kazakistan, l'Uzbekistan e quindi la Cina. Ancora prima di aver sottoscritto questo accordo, le ferrovie austriache avevano già avviato intense relazioni con la Cina a tal punto che il 2021 si chiuderà con la previsione di un migliaio di treni lungo la Via della Seta.
Per quanto riguarda il terminal di Wien Süd, la prima fase dell’impianto era stata completata nel dicembre 2016 da Öbb Infrastruktur con un investimento di 246 milioni di euro. Da allora Öbb ha speso altri 19 milioni di euro per ottenere un aumento del 50% della capacità di movimentazione con ulteriori due binari da 700 metri, nuove gru gommate e un ampliamento dei piazzali per la sosta di 940 teu. Il terminal, che è il principale scalo ferroviario per il traffico merci nella regione orientale dell’Austria, ha ora la capacità di gestire 310mila container e casse mobili l’anno. Una terza fase di espansione già pianificata porterà la struttura a una capacità di 400mila unità intermodali.
La prospettiva di raddoppiare il trasporto delle merci su ferro entro il 2040 non è un’ipotesi azzardata. Solo tra il 2021 e il 2026, Öbb investirà oltre 25 miliardi di euro nel potenziamento e nell’adeguamento della rete. Verranno completati raddoppi e quadruplicamenti di linea su itinerari già interessati dagli investimenti, come l’intero corridoio della Westbahn, la ferrovia austriaca dell’ovest, che collega con un percorso lungo poco più di 300 chilometri Vienna con Salisburgo. Analoghi lavori sono programmati tra Vienna e Bratislava. Ma soprattutto sullo sfondo ci sono due grandi opere, le principali in avanzata fase di costruzione nel Paese.
La prima è la Koralmbahn, ferrovia della Koralpe, itinerario che entro il 2025 collegherà Klagenfurt con Graz, lungo un nuovo tracciato di 130 chilometri, di cui 47 di gallerie (tra queste il tunnel di base Koralm di 32,9 chilometri, il più lungo dell’Austria) e con oltre 100 ponti e viadotti.
La seconda grande opera è il tunnel di base del Semmering che dovrebbe essere completato entro il 2027. Si tratta di un’altra galleria a bassa quota per superare lo storico e impegnativo valico. Grazie a quest'opera, il tracciato attuale lungo 41 chilometri si ridurrà a 27,3 chilometri, ma soprattutto verrà eliminato un tratto molto acclive e sfavorevole ai traffici merci pesanti, dove ora è richiesta la doppia o tripla trazione. Senza trascurare ovviamente il Brennero, ora in una fase delicata nella programmazione dei lavori.
Piermario Curti Sacchi