Secondo i dati diffusi dalla compagnia ferroviaria cinese China Railway, dal primo gennaio al 30 aprile 2024 hanno viaggiato dalla Cina all’Europa 6.184 treni merci, che hanno trasportato 675mila teu. Questi valori rappresentano un importante crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con tassi del dieci percento per il numero dei convogli e dell’undici percento per quello delle unità di carico. Un risultato che dipende anche dalla crisi del Mar Rosso, che sta allungando i tempi e aumentando i costi del trasporto marittimo.
Ma anche la ferrovia sta affrontando inconvenienti che causano ritardi. Nella seconda settimana di maggio 2024, la manutenzione della ferrovia nei pressi di Dostyk (in Kazakistan, al confine con la Cina) ha rallentato notevolmente la velocità dei convogli. Dopo la partenza da Alashankou (nella regione autonoma iugura dello Xinjiang) e Khorgos (nella regione di Almaty), i treni hanno riscontrato una grave carenza di carri a Dostyk e Altynkol (sempre in Kazakistan), con tempi di ricarico dei container (a causa del diverso scartamento ferroviario) allungati tra i sette e i quindici giorni. Inoltre, la situazione nei punti di confine di Brest e Malaszewicze europei indica tempi di trasbordo di circa tre-cinque giorni. L'aumento dei treni in arrivo a Neuss e Amburgo in Germania ha ritardato l'emissione dei documenti di viaggio, condizionando la consegna delle merci.
Secondo le rilevazioni di Cargo Talk, i tempi di trasporto per i treni diretti in Europa sono di 15 giorni per l'Express Xi'an-Duisburg, 22-24 giorni per Chongqing-Duisburg/Amburgo, e 19 giorni per Zhengzhou-Mala. Crescono anche le tariffe del trasporto ferroviario: quelle da Chengdu e Chongqing verso città come Mala, Varsavia, Łódź e Milano sono aumentate di oltre il 5%, mentre per i porti costieri cinesi verso città come Amburgo, Duisburg e Budapest sono aumentate di oltre cento dollari. La maggior parte dei siti offre contributi per il noleggio per i viaggi di ritorno tra 900 e 1.000 dollari.