Sarà una risorsa in più a disposizione del porto di Brindisi e un’opportunità per il suo rilancio. Rfi, il gestore della rete ferroviaria, ha avviato le procedure per passare alla fase esecutiva del progetto del nodo intermodale di Brindisi che prevede il completamento dell’infrastruttura di collegamento dell’area industriale del capoluogo pugliese con la rete nazionale. Inserito nelle opere comprese nel Pnrr, il progetto rientra tra gli investimenti pensati per integrare i porti con la ferrovia, favorendo quindi la crescita dei trasporti intermodali.
L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo impianto dove saranno concentrate le manovre dei treni merci nel cuore dell’area industriale retroportuale (Asi) e a ridosso del porto. L’impianto che prende il nome di Stazione Elementare sarà dotato di quattro binari per l’arrivo/partenza dei convogli merci secondo lo standard europeo a modulo 750 metri. Questo nuovo scalo sarà collegato alla rete ferroviaria nazionale attraverso un bivio sulla linea Bari-Lecce immediatamente a sud della stazione di Brindisi.
Il vantaggio sarà quello di manovrare treni più lunghi in modo molto più efficiente e snello, riducendo quindi i costi della terminalizzazione. In questo modo vengono valorizzate anche le aree dello scalo intermodale esistente. Un altro vantaggio di questo intervento sarà quello di specializzare il nodo ferroviario brindisino allontanando il traffico merci, sia quello ordinario sia quello con carichi pericolosi, dall’ambito della stazione passeggeri e dal tessuto urbano.
L’opera rientra in una convenzione con il Comune di Brindisi che si fa carico di alcuni interventi. In particolare, l’ente locale sta già realizzando il tratto di infrastruttura tra l’area industriale e la futura Stazione Elementare. Da qui Rfi realizzerà tutte le opere dello scalo vero e proprio compresa la bretella di interconnessione con la linea Adriatica lunga poco più di due chilometri, dove è prevista la realizzazione di un sottovia stradale, un viadotto e il ponte sul Canal Grande.
Oltre al nodo intermodale di Brindisi il Piano commerciale di Rfi aggiornato con gli interventi inseriti nel Pnrr prevede altre opere in Puglia e precisamente il potenziamento dello scalo retroportuale di Taranto e la nuova stazione merci di Bari Lamasinata. Nel primo caso saranno realizzati tre nuovi binari a modulo in stazione Cagioni destinati al molo polisettoriale, oltre a un nuovo fascio di tre binari elettrificati a Taranto a servizio della piastra logistica e del primo e quarto sporgente del porto.
Più articolato l’intervento a Bari dove solo la prima fase rientra nelle opere previste dal Pnrr con la configurazione a sette binari di circolazione passanti da 750 metri. A regime, in un orizzonte temporale oltre il 2026, ci saranno otto binari passanti e ulteriori quattro binari tronchi sempre da 750 metri.
Piermario Curti Sacchi