Il 9 settembre 2021 il programma dell’iniziativa europea Connecting Europe Express (CEE) prevede una tappa al Brennero e per quest’occasione i sindacati confederali italiani Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e quello austriaco Vida hanno elaborato una proposta comune alla Commissione Europea per migliorare le norme e la sicurezza dei macchinisti, con una particolare attenzione a quelli che volgono servizi transfrontalieri. La prima richiesta consiste nell’introduzione di un unico quadro normativo vincolante per le compagnie ferroviarie dei Paesi Comunitari, che fornisca requisiti chiari per la formazione del personale – in termini di durata con un elevato livello di qualità – e per la patente di guida e i certificati complementari.
Per quanto riguarda i servizi transfrontalieri, le sigle chiedono di mantenere il requisito di competenza linguistica per i macchinisti a livello B1, “almeno fino a quando l’idea di una lingua ferroviaria unica in Europa esiste solo sulla carta”. Ma per la sicurezza “resta indispensabile garantire una comunicazione inequivocabile nella lingua parlata a livello nazionale”. I sindacati vogliono anche garanzie sulla verifica dell’orario di lavoro e di riposo “attraverso un sistema di rilevamento europeo, omogeneo e armonizzato, installato direttamente sul treno”, perché “l'Europa non può permettersi di alimentare il dumping sociale agevolando condizioni di concorrenza sleale, con il concreto rischio di ridurre l'alto livello di sicurezza delle ferrovie".