Rilanciare il trasporto di merci deperibili per ferrovia, con soluzioni innovative che si adattano anche all’intermodalità. La sperimentazione arriva dalla penisola scandinava e precisamente dalla Svezia attraverso Green Cargo, società di logistica già divisione delle ferrovie statali SJ. In collaborazione con Schenker AS del gruppo tedesco DB ha messo a punto una soluzione innovativa per il trasporto di merci refrigerate con l’obiettivo prioritario di ridurre l’impatto ambientale e le emissioni inquinanti.
Tradizionalmente le merci deperibili sono inoltrate attraverso carri refrigerati o frigoriferi. Nel primo caso, attraverso un apposito scompartimento, è caricato ghiaccio idrico o ghiaccio secco garantendo un riciclo interno dell’aria. Nei carri frigoriferi invece un motore a combustione consente il funzionamento del sistema e la refrigerazione. Questo concetto è lo stesso applicato al trasporto di semirimorchi o casse mobili refrigerate.
I carri sperimentali messi a punto da Green Cargo e Schenker sono invece unità elettrificate che ricevono l’alimentazione direttamente dalla locomotiva utilizzando un cavo accoppiato a un sistema di trasformazione dell’energia a 400 volt. In questo modo non occorre ricorrere ai diesel ausiliari, riducendo in modo drastico fino quasi ad azzerarli i consumi di gasolio e soprattutto evitando emissioni inquinanti aggiuntive. I generatori diesel installati su carri, casse mobili o semirimorchi restano ma dovranno essere utilizzati solo in caso di necessità oppure nelle soste quando non è possibile ottenere l’alimentazione elettrica dalla locomotiva, garantendo in ogni istante e continuativamente la catena del freddo.
I test attualmente in corso coinvolgono Green Cargo che fornisce i treni di Schenker con due unità elettriche per convoglio e proseguiranno fino ad aprile 2021. Controllati in tempo reale, consentono di verificare il loro comportamento nell’esercizio regolare e valutare quindi la piena funzionalità del sistema. Per la sperimentazione è stata scelta la rotta tra Oslo e Narvik che comporta un tempo di esecuzione tra le 28 e le 30 ore con un impatto ambientale interessante se si calcola che un generatore diesel consuma in media 2,5 litri di gasolio l’ora.
Si prevede già di allargare l’offerta considerando la richiesta per questo tipo di servizi che potrebbe essere una risposta anche a un’esigenza contingente legata all’attuale periodo di emergenza sanitaria, come il trasporto in tutta sicurezza dal punto di vista della catena del freddo dei prossimi vaccini contro Covid-19.
Piermario Curti Sacchi