Disegnati sulla carta da anni (la dichiarazione d’intenti è del 2012), ora perlomeno una data scritta in modo chiaro nel libro delle buone intenzioni ce l’hanno. Si tratta dei terminal intermodali di Milano e di Brescia e il documento che indica un impegno temporale preciso è il Piano commerciale Rfi 2021-2024. Il documento, pubblicato a marzo 2021 nell’edizione aggiornata per l’anno in corso alla luce del Contratto di programma degli investimenti 2017-2021, condensa progetti e impegni di spesa per i quali esistono stanziamenti ben definiti.
Per Milano Smistamento l’obiettivo è il 2023 per arrivare a una potenzialità di 22 coppie di treni al giorno secondo lo standard europeo, mentre a Brescia la prima fase è prevista nel 2021 e successivamente il completamento di tutti gli interventi oltre il 2024. Protagonista in entrambi gli interventi è Teralp (Terminal AlpTransit), una società costituita tra il Polo Mercitalia Fs con la partecipazione della svizzera Hupac. Questi progetti possono contare su un cofinanziamento svizzero deliberato dall’Ufficio Federale dei Trasporti.
Anche dal nome, Terminal AlpTransit, traspare chiaramente la motivazione che sta alla base delle nuove piastre intermodali, quella di agganciarsi ai nuovi corridoi merci con la Svizzera. Insieme al polo di Piacenza, legato anch’esso a Hupac, prevedono un investimento superiore ai 200 milioni di euro.
Il primo insediamento è previsto nell’area dell’ex fascio direzioni della stazione di Milano Smistamento-Segrate dove verrà realizzato un terminal attrezzato con gru a portale. L’impegno maggiore riguarda la razionalizzazione dello scalo e l’impiantistica. Ci sarà un nuovo binario standard di 750 metri per servire i raccordi nell’area ex Fs Logistica, rivisti i collegamenti tra il fascio arrivi e il nuovo terminal Teralp. Contestualmente verranno modificati gli apparati centrali che governano tutti gli itinerari con ulteriori adeguamenti di binari.
Per quanto riguarda Brescia, a essere interessata è l’area dell’ex Fs Logistica della stazione di Brescia Est. Il progetto prevede alcuni interventi propedeutici per la realizzazione di tre nuovi binari a servizio delle attuali attività terminalistiche presenti nello scalo. Successivamente l’impianto sarà adeguato per le future attività intermodali con tre binari di circolazione di lunghezza standard per i treni provenienti da Milano. L’intervento prevede ulteriori lavori di potenziamento in modo da rendere possibile ricevere treni da 750 metri provenienti anche da Verona. Il terminal sarà quindi attrezzato con gru a portale al posto di quelle gommate.
Il Piano commerciale Rfi si limita a elencare nel dettaglio le varie fasi del progetto dal punto di vista ferroviario, ma restano da definire i nuovi collegamenti stradali, in quanto lo scalo di Brescia Est si trova nel contesto urbano pur essendo vicino al sistema tangenziale e autostradale.
Piermario Curti Sacchi