Potrebbe sembrare un ritorno al passato ma, a parte l'apparente controsenso, sono un ritorno al futuro. Perché l'ultima commessa assegnata al gruppo Stadler rappresenta quasi una svolta nel mondo ferroviario. Per due motivi: il primo è che si tratta di locomotive ibride, vale a dire a propulsione sia elettrica, sia termica (da non confondere con le versioni "ultimo miglio" adatte a manovrare autonomamente nei raccordi), ma soprattutto per il fatto di essere delle macchine a sei assi. Si tratta di un primo nucleo di dieci locomotive EuroDual all'interno di un contratto che prevede una fornitura fino a cento esemplari. Sono prodotte da Stadler Valencia, la divisione spagnola della svizzera Stadler per conto della società di leasing European Loc Pool (ELP).
Perché rappresentano una svolta? Fino in anni relativamente recenti erano molto comuni locomotive a sei assi utilizzate soprattutto nei treni merci perché garantivano una buona aderenza in particolare nella fase di avvio (senza slittate a quei tempi non compensate dalla regolazione elettronica della trazione) oltre a scaricare meglio la potenza generata dai motori, oltretutto allora non elevatissima. Il risvolto della medaglia era l'aggressività sui binari che portava a una maggiore usura delle rotaie e quindi a maggiori oneri di manutenzione. Sono tuttora in uso nella classica composizione tradizionale svizzera definita "a dieci assi", vale a dire con due locomotive a trazione multipla, una quattro assi accoppiata a una sei assi. Gli sviluppi dell'elettronica di potenza hanno favorito la definitiva supremazia di locomotori a quattro assi, ormai universali per tutti i servizi passeggeri e merci.
Il progetto ora messo a punto da Stadler rappresenta invece una svolta, perché il segreto consiste in un carrello innovativo che aiuta a ridurre al minimo l'usura dell'infrastruttura nonostante la presenza di carrelli con tre assi ciascuno. Il vantaggio maggiore è rappresentato dal fatto che su molti corridoi merci europei con tratte di montagna o comunque con treni con massa elevata, si rende indispensabile la doppia trazione con due macchine a quattro assi. La potente locomotiva Stradler con un favorevole sforzo di trazione dovuto ai sei assi rende possibile l'uso di una sola macchina riducendo in modo significativo i costi per le imprese ferroviarie. Le EuroDual hanno una potenza di 6,15 MW in trazione elettrica che si riduce a 2,8 MW in funzionamento diesel-elettrico. Possono operare sotto la catenaria sia a 15 sia a 25 kV a corrente alternata (la rete tedesca, austriaca e svizzera), oltre su linee non elettrificate grazie al motore diesel Caterpillar di discreta potenza. Sono equipaggiate con il sistema di segnalamento europeo Etcs e con radiocomando.
Piermario Curti Sacchi
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