Rimasta un po' ai margini nel competitivo mercato ferroviario delle merci, la Francia gioca la carta del riscatto e tenta di guadagnare posizione davanti a giganti come gli operatori della Germania. Gelosa fino all'ultimo della propria situazione di monopolio di fatto, Sncf Réseau, la divisione delle ferrovie francese che sovrintende la rete, già nel giugno 2018 ha voltato pagina istituendo un tavolo permanente di dialogo con le imprese ferroviarie europee e i protagonisti della logistica.
A luglio 2019 la svolta si è completata con la costituzione di una piattaforma nazionale per il trasporto merci (Plateforme Nationale Fret) in stretta collaborazione con il Rail Freight forward, una coalizione di operatori ferroviari europei (attualmente costituita da diciotto componenti) che ha come obiettivo quello di rilanciare il trasporto merci continentale in una visione senza più frontiere tecnologiche e operative.
Fino a un recente passato, in Francia il trasporto cargo su ferro era visto come complementare e in una posizione di subordine rispetto a quello passeggeri che aveva la priorità nell'utilizzare la rete. Da qui, con la "piattaforma nazionale merci", la svolta. Entro la fine del 2019 sarà definito un piano d'azione operativo condiviso con gli operatori per migliorare il servizio, coordinando le iniziative in corso sulla qualità delle linee ferroviarie, le tracce disponibili, ma soprattutto affrontando il nodo essenziale del rapporto tra treni passeggeri e treni merci.
Questi dovranno avere pari diritti e opportunità. Così come sarà importante monitorare e programmare i lavori sulla rete in modo da non penalizzare il traffico (finora a farne le spese era quello merci). A lungo termine saranno individuati percorsi ferroviari prioritari per le merci sulle rotte principali. Ciò avverrà in stretta relazione con le imprese ferroviarie, gli operatori, gli spedizionieri con l'obiettivo di arrivare ad avere corridoi merci di qualità.
Sncf Réseau a luglio 2018 ha varato un vasto programma di interventi sulla rete, indicato come progetto Nouvel'R in considerazione del fatto che nel complesso l'80% della circolazione dei treni (passeggeri e merci) avviene sul 27% delle linee. Si investirà molto anche in tecnologia, per rinnovare totalmente il sistema di segnalamento e puntare sulla gestione centralizzata. Entro il 2030 l'intera rete sarà digitalizzata.
Piermario Curti Sacchi
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