Una squadra tricolore e rossocrociato in soccorso degli operatori austriaci in difficoltà. Si potrebbe utilizzare un linguaggio che richiama lo sport per illustrare l’ultimo appalto assegnato per la costruzione del tunnel di base del Brennero. I comunicati stampa parlano del via libera dato il 17 novembre 2021 per il lotto di costruzione Gola del Sill-Pfons assegnato per 651 milioni di euro al raggruppamento di imprese che vede in primo piano il gruppo italiano Webuild insieme alla società svizzera Implenia.
I lavori lungo questa tratta che comprende il portale nord austriaco del tunnel di base partiranno a gennaio 2022 per concludersi nell’estate 2028. Ma a leggere nel dettaglio il capitolato d’appalto emerge una novità, finora rimasta quasi confinata solo nelle clausole di gara. Per garantire che l’intero progetto del Bbt proceda il più rapidamente possibile, il lotto Gola del Sill-Pfons in galleria, è stato prolungato di tre chilometri verso sud, dove poi si collegherà al lotto di costruzione Pfons-Brennero.
Per comprendere la portata di questa novità e giustificare la metafora della squadra di emergenza che entra in campo in soccorso degli austriaci, occorre fare un passo indietro e risalire al 27 ottobre 2020, quando i lavori nei cantieri della tratta centrale in territorio austriaco nel lotto Pfons-Brennero si sono fermati e da allora non sono più ripresi. Un contenzioso insanabile ha visto fronteggiarsi il committente, vale a dire la società di progetto Bbt e le imprese costruttrici aggiudicatarie del lotto.
La querelle si è conclusa con la risoluzione del contratto e il conseguente blocco dei lavori, quindi da riappaltare, cosa tutt’altro che automatica perché legata anche alla ridefinizione del progetto e delle procedure. Da qui è nata la novità contenuta nell’appalto sul lotto di costruzione Gola del Sill-Pfons, quella di sfruttare attrezzature, tecnologie e maestranze già impegnate in questi lavori per “sfondare” verso sud e completare almeno una parte degli investimenti lasciati in sospeso.
Si tratta di una scelta che però ha già avuto un precedente: è la seconda volta, infatti, che le imprese impegnate su un altro lotto soccorrono i colleghi del Pfons-Brennero. Anche in questo caso tra i protagonisti c’è stato il gruppo Webuild (allora Salini-Impregilo) insieme a Strabag. Dopo aver terminato lo scavo del cunicolo esplorativo di loro competenza, hanno avuto l’incarico da parte di Bbt di non mandare in pensione la fresa utilizzata, ma di proseguire verso sud fino a congiungersi con il tunnel di servizio del lotto centrale austriaco.
A Webuild e Strabag è andato l’applauso per aver concluso in tempi record lo scavo dell’intero cunicolo esplorativo tra i due lotti. Ora, in un certo senso, questo soccorso prosegue con l’impegno a prolungare di tre chilometri verso sud lo scavo delle due canne principali del tunnel di base per un totale di 22,5 chilometri oltre a 38 bypass di collegamento.
Piermario Curti Sacchi