Dopo il crollo di una campata del viadotto Italia dell'A3 avvenuto lo scorso due marzo – che ha causato un morto e l'interruzione dell'autostrada – l'Anas ha iniziato finalmente il programma per la rimozione delle macerie e ha proseguito gli accertamenti tecnici nell'area sottostante. Prima di spostare le macerie, però, bisognerà realizzare le piste provvisorie per i mezzi operativi, recintare l'area del cantiere e sistemare lo spazio di stoccaggio. Poi, l'Anas rimuoverà l'impalcato crollato e rinforzerà la pila danneggiata.
Questa attività di rinforzo sarebbe per ora provvisoria e consentirebbe di ridurre i tempi di apertura al traffico della carreggiata autostradale, senza compromettere l'esecuzione dell'intervento di riparazione definitivo. Per ora, però, la società autostradale non precisa alcuna data di possibile riapertura del tratto autostradale. Nel frattempo, restano i gravi disagi per automobilisti e autotrasportatori, che devono viaggiare su una deviazione sulla viabilità locale.
Intanto, il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ha incontrato mercoledì 3 giugno 2015 il presidente della regione Calabria, Mario Oliverio, accompagnato da una delegazione di amministratori locali calabresi per discutere dei problemi di viabilità. I sindaci hanno sottolineato i disagi connessi al transito dei veicoli pesanti sui centri e nelle strade minori e qualcuno ha minacciato di vietare il transito ai mezzi pesanti.
Secondo una nota del ministero, Delrio ha "preso innanzitutto l'impegno ad accelerare il finanziamento per la sicurezza della viabilità secondaria". Per il trasporto delle merci, il ministro ha dichiarato che "si farà parte attiva nella verifica della fattibilità del trasporto via mare delle merci destinate a bypassare la regione, dai porti di Salerno e Napoli per i porti di Gioia Tauro e Messina". Inoltre, considera la richiesta di mantenere la Statale 19 come viabilità alternativa, "da realizzare e mantenere comunque attiva in modo permanente".
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