La nota diffusa dall'Anas non precisa il tipo di merce pericolosa vietata, quindi si deve presumere che il divieto valga per tutte le classi Adr. E non precisa neppure un termine del divieto, quindi è a tempo indeterminato. La società spiega il divieto in modo piuttosto generico, ossia perché "è previsto nell'ambito delle norme di sicurezza sancite per le Reti Ten-T". Si può ipotizzare che derivi dalla classificazione delle gallerie, che evidentemente non permette il transito delle merci pericolose. Una situazione assurda, tenendo conto che l'autostrada è stata aperta al traffico nel 2009.
La situazione è reso paradossale dal fatto che questa infrastruttura (lunga solamente 15 chilometri) serve il polo petrolchimico e il porto di Augusta, che genera un ingente traffico proprio di merce pericolosa. Quindi, siccome l'autostrada non viene ritenuta sicura, le autobotti dovranno viaggiare sulla vecchia viabilità, che sicuramente non è più sicura (me è fuori dalla regolamentazione comunitaria).
L'Anas fornisce gli itinerari alternativi per i veicoli che trasportano merci pericolose. Quelli provenienti da Messina e Catania, dovranno percorrere l'intera Tangenziale Ovest di Catania fino all'innesto con la Statale 114 e percorrerla in direzione Siracusa fino al km 128,700, dove si immetteranno sulla Provinciale 3 in direzione Augusta e poi sulla Statale 193 in direzione Villasmundo, fino ad imboccare la Statale 114 a quattro corsie.
In direzione inversa, i mezzi interessati al divieto dovranno uscire al km 131,500, proseguire in direzione Villasmundo utilizzando la rampa di collegamento tra la Statale 114 e la 193, con immissione sull'Asse di Penetrazione Villasmundo, per poi imboccare il tratto provinciale denominato Ramo Secco. Dovrà poi essere percorsa la Statale 114 in direzione Catania fino al km 109,300, dove ci si immetterà sulla Tangenziale Ovest di Catania.
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