Dopo la presentazione dello studio di fattibilità compiuto dalla Provincia Autonoma di Bolzano sul sistema Slot, ossia sulla possibilità di limitare gli accessi all’autostrada A22 tramite prenotazioni telematiche, l’associazione dell’autotrasporto Anita ha dichiarato la propria opposizione a tale ipotesi. In una nota, la sigla ritiene che “l’idea sia tecnicamente irrealizzabile in quanto in contrasto con i principi europei e propone delle misure urgenti da attuare, che assicurino la libera circolazione delle merci e il corretto funzionamento del mercato interno”. Inoltre, afferma che “non è accettabile che dallo studio sul sistema a slot venga escluso il traffico privato”.
Piuttosto, dichiara il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, bisogna modulare il sistema dei pedaggi delle autovetture e dei veicoli industriali, aumentandolo nei periodi di punta e riducendolo in quelli di minor traffico, per esempio la notte. E ciò è già ora permesso dalle norme comunitarie. Ciò comporta la revoca del divieto di circolazione notturna e del doppio pedaggio notturno sul versante tirolese.
Togliere tali divieti, aggiunge Baumgartner, “determinerebbe infatti una maggiore fluidità del traffico ed eviterebbe picchi nelle ore mattutine coincidenti con il traffico dei pendolari. Di conseguenza, potrebbe essere eliminato il sistema di dosaggio attualmente applicato a Kufstein che, oltre ai problemi relativi alla sicurezza in autostrada sulla tratta Rosenhein/Kufsten, è dannoso in quanto produce ingorghi chilometrici, traffico stop-and-go e quindi maggiore inquinamento ambientale”.
Solo dopo avere applicato queste misure “il sistema di dosaggio può rappresentare, eventualmente, una misura di completamento”. Baumgartner conclude proponendo la realizzazione di alternative al corridoio del Brennero, come quello da Ulm a Milano.