La nota emessa dall'Antitrust il 16 marzo 2015 si richiama al decreto Legislativo del 24 gennaio 2012, convertito in legge il mese successivo, che rimuove le norme che impediscono, limitano o condizionano l'offerta di prodotti e servizi al consumatore. È un testo generale, che ora l'Antitrust vuole far applicare anche ai distributori dei carburante, che oggi sono soggetti ad orari di apertura e chiusura imposti da Comuni e Regioni. La stessa Legge obbliga anche tutti gli impianti ad avere un servizio self-service.
"Queste norme assicurano la disponibilità del prodotto, ancorché nella modalità self-service, praticamente presso tutti gli impianti di distribuzione carburanti esistenti sulla rete stradale nazionale, in qualunque ora del giorno e della notte e in ogni giorno dell'anno, feriale e festivo". Le attuali limitazioni di orario rappresentano, quindi "una restrizione severa all'offerta di servizi".
L'Autorità chiede di "rivedere la normativa vigente e considerare con molta attenzione qualunque intervento in materia di orari degli impianti di distribuzione", dal momento che "questo tipo di intervento costituisce una misura restrittiva e discriminatoria". A giudizio dell'Antitrust, infatti, "non appare più ammissibile giustificare una qualunque prescrizione in materia adducendo come motivazione la tutela del semplice interesse pubblico a che sia garantita la possibilità di fare rifornimento per la generalità dei consumatori".
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