È un piccolo passo in avanti per il potenziamento e il raddoppio della ferrovia trasversale lungo l’appennino da Pescara a Roma. Dopo l’appalto assegnato da Rfi il 12 aprile 2024 per i primi due lotti, una ventina di giorni dopo si è aperta la procedura del Dibattito pubblico che riguarda il progetto di raddoppio di altri tre lotti che in realtà, partendo da Pescara, precedono quelli già aggiudicati. A imprimere una decisa accelerazione al progetto di potenziamento della Pescara-Roma rimasto a lungo nei cassetti, secondo alcuni osservatori, il merito va alle elezioni regionali del 10 marzo 2024 in Abruzzo, dove il tema delle infrastrutture è stato al centro del dibattito politico e delle inevitabili promesse elettorali.
I primi due lotti già appaltati si estendono per circa 13 chilometri, mentre quelli ricompresi nella procedura del Dibattito pubblico appena avviato sfiorano i 17 chilometri. Si tratta quindi di una trentina di chilometri in tutto su una direttrice come la Pescara-Roma che si sviluppa per 240 chilometri, dei quali solo i primi 15 chilometri nel nodo di Roma risultano a doppio binario, tutto il resto ricalca la ferrovia ottocentesca a binario singolo che presenta anche pendenze superiori al 30 per mille. La vecchia linea ha anche una sagoma limite non idonea ai trasporti intermodali a standard europeo, un peso assiale limitato, con moduli ferroviari di stazione inferiori a 750 metri, stretti raggi di curvatura e un’ottantina di passaggi a livello.
A essere obiettivi bisogna però riconoscere che, nonostante il tracciato in via di potenziamento abbia un’estensione limitata, a lavori di raddoppio conclusi, e grazie alla maggiore capacità della linea, sarà possibile valorizzare il ruolo dell’Interporto d’Abruzzo (Interporto Val Pescara), dove termina il terzo lotto ricompreso nel Dibattito pubblico. Dall’interporto sarà quindi possibile percorrere il nuovo tracciato verso Pescara e quindi verso la ferrovia adriatica che ha un profilo favorevole per i trasporti intermodali senza limiti di sagoma. Secondo lo scenario di progetto sarà possibile raddoppiare le potenzialità del terminal interportuale passando da quattro a otto treni/giorno.
Tra quelli già assegnati e quelli in via di approvazione saranno cinque i lotti della Pescara-Roma interessati dai lavori di potenziamento. I primi due (che in realtà sono gli ultimi partendo da Pescara) sono stati aggiudicati al raggruppamento di imprese Eteria e Salcef per un valore di oltre 477 milioni di euro: il primo lotto interessa la tratta dall’Interporto d’Abruzzo a Manoppello, il secondo da Manoppello a Scafa. Il raddoppio dei binari verrà ottenuto in parte in affiancamento a quello esistente e in parte in variante per superare l’autostrada A25 e il fiume Pescara. I tre lotti sottoposti al Dibattito pubblico riguardano la linea che prende il via da Pescara e attraverso Chieti raggiunge l’Interporto d’Abruzzo, dove sono previste alcune rettifiche di tracciato e un tratto in variante in località San Martino.
E dopo questi cinque lotti quali sono le prospettive? Per arrivare a Roma il cronoprogramma indica la conclusione dei lavori nel 2032, con una buona dose di ottimismo. Anche perché i lavori sono tutti da finanziare. L’intera Pescara-Roma, a conti fatti, costerà quasi 16 miliardi di euro.
Piermario Curti Sacchi