Un nuovo tassello completa il mosaico di interventi per potenziare e adeguare le linee di accesso alla ferrovia del San Gottardo. La prima fase dei cantieri si era conclusa nel dicembre 2017 con la riapertura della tratta merci internazionale che da Cadenazzo in Svizzera porta a Luino e quindi a Gallarate, attraverso la bretella di Sesto Calende. L'ultima parte del progetto di adeguamento riguarda la variante che da Gallarate, attraverso Besozzo, raggiunge Laveno Mombello, stazione in comune con le due linee. I treni merci utilizzano entrambi gli itinerari, normalmente in un unico senso di circolazione in base alle pendenze più favorevoli. I lavori, conclusi il 29 settembre 2019, hanno comportato essenzialmente l'adeguamento della sagoma nelle tre gallerie che si trovano lungo la tratta.
Obiettivo di questi interventi, come del resto anche quelli già realizzati in precedenza sulle linee italiane di accesso verso il San Gottardo, è quello di consentire il transito dei treni merci intermodali senza limitazioni e in particolare la possibilità di caricare semirimorchi stradali alti quattro metri allo spigolo (da qui la definizione data dalla Svizzera di "corridoio dei quattro metri"). Inoltre, in tutti gli scali interessati, i binari di incrocio sono stati allungati fino a 750 metri, lo standard dei treni merci europei ad alta capacità.
Nella tratta tra Gallarate e Laveno Mombello, l'ultima interessata dai lavori, si è intervenuti su tre gallerie, dove per aumentare la sagoma utile è stato abbassato il piano dei binari, sbancando e quindi ricostruendo l'arco rovescio dei tunnel. In particolare, si tratta delle gallerie Mombello (tra Laveno e Sangiano) lunga 1.136 metri, San Colombano (tra Sangiano e Besozzo) di 617 metri e Del Ronco (tra Ternate e Mornago) di 1.585 metri. La galleria Mombello è a doppio binario in quanto comune alle linee per Gallarate e per Oleggio e Novara che corrono affiancate per circa due chilometri. In questo caso l'abbassamento del piano del ferro ha interessato solo uno dei due binari perché l'altro era già stato ricostruito in occasione dei precedenti lavori. Investiti in tutto 34 milioni di euro.
Questi interventi riqualificano le linee di accesso verso la Svizzera rendendole adeguate a sostenere i maggiori trasporti merci legati al completamento dell'itinerario del San Gottardo quando nel dicembre 2020 sarà concluso anche il tunnel di base del Monte Ceneri. Ora dovrebbe partire un piano per sopprimere entro il 2022, i primi 15 passaggi a livello dei 35 che insistono sulle linee con un investimento di 30 milioni di euro. Sempre a proposito di investimenti per rendere interoperabili le tratte terminali di itinerari internazionali, a luglio 2019 è stato installato il sistema di segnalamento europeo Ertms-Etcs (di livello 1 vale a dire con la presenza dei tradizionali segnali luminosi lungo la linea) sulla Premosello Chiovenda-Orta Miasino che fa parte della Domodossola-Novara di fatto specializzate nelle merci. La prima tappa era stata quella tra Iselle, al confine di stato e Domodossola, nell'ottobre 2018.
Piermario Curti Sacchi
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