Dal settembre 2017 i tratti della RD 6204 che passano nei Comuni di Breil, Saorge, La Brigue, Tenda e Fontan sono vietati ai veicoli con massa complessiva superiore a 19 tonnellate. Una decisione che ha trovato l'immediata opposizione dell'associazione degli autotrasportatori piemontesi Astra e che ora mobilita anche la Confartigianato Trasporti che in una nota diffusa il 2 novembre 2017 rileva che "il testo dell'ordinanza non dettaglia le motivazioni per la restrizione al traffico pesante; sono assenti i dati statistici dei flussi di circolazione, manca il concerto con le due provincie italiane interessate – Cuneo ed Imperia - e la proposta alternativa di itinerari raddoppierebbe i tempi e le distanze chilometriche".
L'associazione precisa che senza il divieto, il transito italo-francese dal Colle di Tenda è lungo 214 chilometri, mentre ora i camion devono percorrere l'asse A33-A6-A10 per 416 chilometri, con un aumento dei tempi di percorrenza tra due ore e mezza e tre ore. "Questa è una soluzione insostenibile", afferma Confartigianato Trasporti. L'associazione chiede l'annullamento dell'ordinanza Arrete 2017/71 con la successiva promulgazione di nuove ordinanze che prevedano deroghe "così come è stato fatto nel passato per regolare il transito al Monginevro, SS 24 e Maddalena, nonché nella SS21".
Le deroghe dovrebbero riguardare il rifornimento locale, gli interessi dei territori delle Alpi Marittime, del Var, di Cuneo ed Imperia e che prevedano l'utilizzo di veicoli commerciali non inquinanti. Confartigianato Trasporti si dichiara disponibile a un confronto con le Autorità francesi "per individuare una soluzione percorribile, equilibrata, che soddisfi le parti interessate". Il presidente Amedeo Genedani rilancia anche il progetto del traforo del Mercantour sull'asse Cuneo-Nizza e chiede l'intervento del Governo italiano "a difesa dei propri autotrasportatori nazionali e dell'economia italiana".
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