Brusco dietrofront della Francia per la riapertura della ferrovia del Frejus bloccata in seguito a una frana dall’agosto 2023. Il colpo di scena, se così si può definire, si è avuto a pochi giorni di distanza da un’intervista rilasciata al quotidiano francese Les Echos da Emmanuel Manier, capo della direzione ingegneria delle ferrovie francesi per la regione sud-est, secondo il quale i lavori di ripristino rischiavano di protrarsi ben oltre l’autunno 2024, e dopo la presentazione il 26 gennaio 2024 dei progetti di risanamento da parte del gestore della rete ferroviaria francese Sncf Réseau.
L’occasione è stata l’incontro il 29 gennaio della commissione intergovernativa sulla Torino-Lione che per statuto dovrebbe occuparsi essenzialmente della nuova ferrovia transfrontaliera, ma vista l’emergenza in atto ha affrontato soprattutto il tema del ripristino della ferrovia storica. Ebbene la delegazione francese che è espressione del Governo di Parigi, ha di fatto smentito Sncf, confermando che i lavori di ripristino della circolazione dovrebbero terminare a ottobre 2024, come già previsto e annunciato in precedenza.
Secondo quanto riferito dai rappresentanti francesi, la frana non avrebbe intaccato la galleria e tutti i circa 20mila metri cubi di materiale che si sono riversati sulla strada e sul tracciato ferroviario sarebbero già stati rimossi. Resta da mettere in sicurezza solo una parte del versante della montagna, dopo di che sarà possibile intervenire sui binari danneggiati. Per questo motivo l’ipotesi della riapertura per l’autunno 2024 torna a essere del tutto fattibile.
La delegazione italiana guidata da Paolo Foietta confida addirittura in un’ulteriore accelerazione dei lavori. Se ne discuterà comunque in un prossimo incontro già programmato per il 14 marzo 2024. Solo allora sarà possibile avere un quadro certo di come proseguono gli interventi e le prospettive di ripristino. Resta il fatto che a pochi giorni di distanza sono state cambiate le carte in tavola da parte delle istituzioni francesi, passando da una previsione apocalittica a quella che parla di un cantiere quasi di routine.
P.C.S.