In una lunga nota diffusa il 19 ottobre 2018, la società Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrada A24 e A25, dichiara che l'infrastruttura è sicura, contestando la relazione dell'ispezione svolta dal ministero dei Trasporti, secondo cui 87 viadotti mostrerebbero un "decadimento manutentivo" che non permetterebbe di raggiungere "l'adeguato standard di sicurezza con il regolare transito della circolazione". La società autostradale ha chiesto l'accesso agli atti "per individuare in quali uffici del Mit siano fermi i documenti, i progetti, e le prove tecniche inviate nelle settimane scorse al ministero stesso dal concessionario a seguito della richiesta degli uffici di effettuare prove di carico sui viadotti, così come prevedono le nuove norme tecniche del 2018".
Sull'analisi delle condizione delle autostrade, la concessionaria spiega che "in questi anni e anche nei mesi scorsi, abbiamo effettuato tutta una serie di verifiche tecniche sia sulla staticità di pile e impalcati sia sui materiali. In particolare sono state oltre cinquemila le prove di verifica dei materiali eseguite da laboratori esterni certificati. Tutto questo lavoro di progettazione viene eseguito nel pieno rispetto delle norme, con un'attenzione forte sull'osservanza dei criteri di sicurezza per i viaggiatori".
Quindi, la società vuole sapere se questa documentazione, presentata al ministero il 27 settembre 2017, sia stata sottoposta al ministro Toninelli e se da aprile 2018 i progetti per alcuni interventi "sono fermi in qualche scrivania del ministero aspettando il via libera ai lavori". Riguaro alla qualità dei controlli, la società afferma che a settembre di quest'anno ha rifatto tutti i calcoli e le prove di staticità dei viadotti usando i parametri introdotti nel 2018 e i risultati sono stati inviati al ministero tra settembre e ottobre.
Dopo questa spiegazione, Strade dei Parchi passa al contrattacco, affermando che se il ministero avesse considerato tale documentazione non avrebbe "lanciato allarme e alimentato timori sulla tenuta statica delle opere, assolutamente privi di fondamento tecnico". Non solo: "In questi anni, malgrado i continui e pressanti appelli del concessionario, non è mai stato dato il via libera ai lavori per la messa in sicurezza anti-sismica, necessaria alla luce di quanto è avvenuto dal 2009 a oggi tra l'Abruzzo e il Lazio". Secondo la società, i progetti sono già stati approvati da mesi ma mancano i necessari decreti ministeriali. Strada dei Parchi precisa di avere comunque avviato i cantieri sotto ai viadotti, soprattutto quelli in aree a più elevato rischio sismico, come Bussi e Valle Puligna.
Nella relazione ministeriale si raccomandava di porre attenzione al transito dei veicoli pesanti. Strade dei Parchi sottolinea che non ritiene necessari per la sicurezza nuovi limiti sulla sosta e sul sorpasso sugli 87 viadotti segnalati, ma comunque "nei prossimi giorni emanerà le nuove ordinanze necessarie per regolare il transito dei mezzi pesanti sui viadotti di A24 e A25". Questa decisione è stata presa "pur di fronte al fatto che la concessionaria sia stata messa nella condizione di apprendere l'esistenza di tale richiesta ben 48 ore prima della comunicazione formale, per il tramite di un inviato della trasmissione televisiva Le Iene impegnato nell'ormai solito agguato ad esponenti del Gruppo cui fa capo la concessionaria".
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