Eurotunnel giustifica la richiesta di risarcimento sostenendo che nei primi sei mesi del 2015 ha speso tredici milioni di euro solo per la sicurezza del terminal di Calais, pari a tutta la somma spesa per la stessa attività durante l'anno precedente. Quindi, aggiunge la società, una parte di tali costi deve essere pagata dai due Governi, da cui Eurotunnel ha ottenuto la concessione per gestire il collegamento. Pare che il Governo britannico abbia già deciso di pagare 4,7 milioni di euro per quest'anno.
Eurotunnel precisa che ogni volta che viene scoperta la presenza anche di un solo migrante su una navetta ferroviaria, il treno viene fermato per un controllo. E si tratta di un convoglio lungo 8'00 metri, che richiede tempo per essere esaminato. Anche questo è uno dei costi compresi nella richiesta. Eurotunnel ritiene che il numero dei migranti presenti a Calais sia sottostimato e che le forze di Polizia siano insufficienti. Secondo la società, i migranti sarebbero alno 5000, contro i 2000-3000 stimati dal Governo.
Il tentativo di entrare nel terminal ferroviario causa morti tra i migranti. Il caso più recente è avvenuto domenica 19 luglio, quando un uomo è caduto da un muro mentre cercava d'introdursi nel tunnel. È il settimo morto dall'inizio di giugno nella città francese.
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