Il presidente della Fiap, Massimo Bagnoli, torna a chiedere al Governo maggiore trasparenza sugli aumenti delle autostrade, dopo l'intervento a Radio24 di Cesare Ramadori, amministratore delegato della società autostradale Casa dei Parchi, che gestisce l'A24 e l'A25, due arterie che proprio in questi giorni stanno subendo la protesta degli autotrasportatori abruzzesi tramite la campagna "salta il casello". Bagnoli sottolinea i dubbi sulla "legittimità e congruità" degli aumenti, che dovrebbero essere "vincolati a calcoli matematici che non dovrebbero lasciare spazio alcuno a libere interpretazioni oppure a contrattazioni di sorta".
Ascoltando l'intervento di Ramadori, spiega Bagnoli, "la nostra convinzione che non ci sia la necessaria trasparenza nell'operazione si è ulteriormente rafforzata, in quanto la metodologia che ha spiegato a noi risulta essere stata superata da un nuovo sistema di calcolo normato dall'articolo 8-duodecies del decreto legislativo 59/2008. Quindi, se le regole per l'adeguamento dei pedaggi non sono chiare neppure all'amministratore delegato di una società concessionaria, che dice di parlare anche a nome delle altre, come possono esserlo per gli utenti, siano essi autotrasportatori o privati cittadini?"
Il presidente della Fiap chiede quindi che "all'autotrasporto venga dato un posto al Tavolo dove vengono presi in esame i costi degli investimenti sui quali poi i concessionari applicano i loro pesantissimi aumenti dei pedaggi che, sommessamente vorrei ricordare a tutti, in due anni d'inflazione praticamente azzerata sono costati agli utenti un 5% medio l'anno scorso ed un 3,5% medio quest'anno". Bagnoli ribadisce anche la richiesta che vengano resi pubblici i metodi di calcolo degli aumenti e la relativa documentazione.
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