Finora, il Governo svizzero aveva previsto e ampiamente annunciato la chiusura del tunnel stradale del San Gottardo per svolgere i lavori di manutenzione straordinaria. I tempo previsto d'interruzione della circolazione era di 140 giorni, ma il 21 settembre il Consiglio Federale ha comunicato, rispondendo a un'interrogazione del consigliere Fabio Regazzi, che il tunnel non sarà chiuso, perché i lavori urgenti si potranno svolgere durante le consuete chiusure notturne. Resta aperta la questione dello scavo della seconda canna, che potrebbe iniziare nel 2020 e terminare nel 2027. Essendo un'opera controversa, la decisione è soggetta a un referendum che dovrebbe svolgersi all'inizio del 2016.
Nei giorni scorsi, il gruppo d'ingegneri e di esperti del traffico svizzeri denominato "Sanieren ohne verlieren" ha presentato uno studio con l'alternativa alla costruzione della seconda canna del Gottardo, che prevede il trasporto su navetta ferroviaria delle auto (tra Airolo e Göschenen) e dei camion (tra Chiasso e Basilea per il traffico in transito e tra Biasca e Rynächt per quello locale). Le navette potrebbero trasportare ogni giorno fino a 31mila autovetture e 3300 veicoli industriali. Questa alternativa potrebbe essere operativa dieci anni prima del raddoppio della galleria stradale a un costo di 1,3 miliardi di franchi, contro i 2,8 dei lavori al Gottardo.
Il passaggio su treno sarebbe gratuito per i veicoli leggeri e analogo a quello già vigente per le gallerie del Lötschberg e della Vereina. I camion per il trasporto nazionale potranno essere caricati sulle navette vicino all'autostrada A2 e agli ingressi della nuova galleria ferroviaria di base, ossia a Biasca e Rynächt. Nella fase iniziale è prevista una frequenza di due treni l'ora, che potrà aumentare. I camion pagherebbero un pedaggio, che dovrebbe essere simile a quello del tunnel stradale.
I veicoli pesanti in transito viaggerebbero su navetta ferroviaria da Chiasso a Basilea, grazie al completamento del corridoio che consentirà il transito dei semirimorchi fino a quattro metri. Il costo potrebbe essere coperto dai contributi erogati dalla Confederazione per lo sviluppo del trasporto combinato.
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