Una manciata di passaggi a livello situati in alcuni Comuni brianzoli è uno degli ultimi ostacoli da aggirare per l’ammodernamento e il potenziamento della direttrice ferroviaria Milano-Como-Chiasso. Il gestore della rete Rfi ha in corso contatti con le amministrazioni locali interessate, in particolare con i Comuni di Seregno e di Desio, mentre con quello di Carimate il dialogo è più avanzato, essendo stata sottoscritta la convenzione che ne disciplina la soppressione. Il rebus dei passaggi a livello, quattro in tutto, non è l’unico nodo da sciogliere per potenziare le relazioni internazionali con la Svizzera nell’ottica soprattutto del trasporto merci. In ritardo risulta anche il piano con le opere contro il rumore e quindi la mitigazione acustica della linea da mettere in relazione con il maggiore passaggio dei treni merci. In compenso proseguono gli interventi tecnologici lungo la direttrice.
A controllare la situazione, oltre ad avere un ruolo attivo con studi e proposte nel coinvolgere le realtà locali, è l’Associazione italiana linea ferroviaria di alta capacità Gottardo (ACG), nata nel 1997 e collegata con l’Ordine degli ingegneri, con i quali promuove la necessità di realizzare collegamenti ferroviari, in particolare nel corridoio dei due mari, dall’asse del Sempione fino al Tirreno. Sullo sfondo c’è un obiettivo ormai a portata di mano: l’apertura all’esercizio ai primi di dicembre 2020 del tunnel di base del Ceneri che completa la nuova ferrovia transalpina, conosciuta come progetto AlpTransit e che vede nella galleria del San Gottardo la sua opera più significativa.
I principali interventi più direttamente interessati all’entrata in funzione del traforo del Ceneri sono l’adeguamento della sagoma per trasporti intermodali senza limitazioni, binari di incrocio a standard europeo lunghi 750 metri e il distanziamento dei treni per aumentare la capacità della linea attraverso il sistema di segnalamento interoperabile Ertms/Etcs. Da questo punto di vista sono in corso interventi di potenziamento tecnologico e infrastrutturale lungo i tre valichi transfrontalieri di Luino, Chiasso e Domodossola per un importo di circa 500 milioni di euro, tra questi l’adeguamento per consentire il transito di carichi alti fino a 4 metri, l’estensione del modulo dei binari e il segnalamento.
Con il completamento della direttrice, idealmente fino a Rotterdam, si potrà avere un’unica linea ferroviaria quasi completamente pianeggiante (secondo lo slogan svizzero di “ferrovia di pianura attraverso le Alpi”), in grado di essere percorsa da treni merci fino a 2000 tonnellate senza vincoli di sagoma. Si stima che la capacità possa raggiungere i 400 convogli merci al giorno. L’inaugurazione del Ceneri del resto non è l’obiettivo conclusivo, ma una tappa seppur significativa di un percorso di potenziamento delle direttrici ferroviarie che la Svizzera ha già inserito nella Fase di ampliamento 2035. Ma all’appello manca ancora la Germania con l’adeguamento della propria rete.
Piermario Curti Sacchi