Le ferrovie confermano i piani per Novara, uno snodo destinato ad avere un ruolo centrale nel corridoio Genova-Rotterdam dove si incrocia con l'asse mediterraneo. I progetti, in avanzata fase di redazione, sono stati al centro di un incontro a novembre 2019 tra la Regione, il Comune di Novara e Rfi nella figura del suo massimo dirigente, l'amministratore delegato Maurizio Gentile. Al di là degli aspetti urbanistici che richiedono la realizzazione di nuovi raccordi stradali e opere sostitutive per eliminare un passaggio a livello tra Vignale e Veveri, tutti gli interventi dal lato dell'infrastruttura ferroviaria riguardano esclusivamente il potenziamento del nodo di Novara in un'ottica merci.
Sono tre i progetti ormai definitivamente delineati: la bretella per collegare direttamente a nord lo scalo merci, la ricollocazione del terminal dell'autostrada viaggiante (RoLa) e l'adeguamento del fascio binari del Boschetto da ripensare secondo lo standard europeo da 750 metri. In particolare, la bretella merci parte a nord della città capoluogo, dove si stacca dalla linea Novara-Domodossola e passando sotto l'autostrada A4 e la linea ad alta velocità Torino-Milano raggiunge direttamente lo scalo del nodo di Novara. Questo intervento consente anche di aumentare la potenzialità del terminal con investimenti in linea con lo standard europeo. Viene quindi valorizzata la funzione di collegamento con la rete svizzera via Domodossola-Sempione e indirettamente anche via Luino. Non a caso la linea tra Novara e Domodossola e il confine del Sempione è stata la prima tratta della rete convenzionale italiana, a partire dal 2018, a essere equipaggiata con il doppio segnalamento, quello nazionale (che per ora resta) e quello interoperabile europeo Ertms-Etcs. E la Svizzera ha promesso un ulteriore finanziamento di oltre 45 milioni di euro da investire tra Iselle (imbocco sud del tunnel) e Orta.
Ma per centrare l'obiettivo di valorizzare il corridoio Genova-Rotterdam dove è in avanzata fase di costruzione il Terzo valico dei Giovi, occorre pensare anche all'asta sud, verso Alessandria e quindi Genova, dove i progetti restano piuttosto fumosi. Ora l'intersezione con la linea proveniente da Alessandria resta a raso e taglia i binari della Milano-Novara-Torino con limiti oggettivi legati anche all'intenso traffico passeggeri e soprattutto non presenta un percorso dedicato verso lo scalo merci senza attraversare di fatto tutto il piazzale della stazione di Novara. Per ovviare a questa limitazione si era ipotizzato di realizzare un impegnativo attraversamento in sotterraneo oppure in alternativa una circonvallazione a est. Ma si è rimasti tuttora a livello di ipotesi di fattibilità. Ci sarebbero invece tutti i presupposti per valorizzare una delle poche linee, come l'Alessandria-Mortara-Novara che pur presentando un tracciato a doppio binario è caratterizzata da uno scarso traffico passeggeri e quindi potenzialmente sfruttabile per le merci. Oltretutto parte integrante del corridoio Genova-Rotterdam.
Piermario Curti Sacchi
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