Il definitivo completamento dell'autostrada A12 sembra subire un sostanziale rallentamento a causa dell'intervento del Governo, che ha predisposto un progetto di revisione. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, per rilanciare un piano di investimenti pubblici infrastrutturali prioritari per la mobilità del Paese, sono necessari 35 miliardi di euro. Questa previsione è contenuta nel cosiddetto "allegato infrastrutture", un documento di 162 pagine che accompagna il Def 2017 (Documento di Economia e Finanza recentemente presentato dal Governo), allegato che nei giorni scorsi il ministro dei trasporti Graziano Delrio ha inviato al ministero dell'economia.
Il documento rappresenta una nuova mappa degli interventi (un totale di 119) urgenti a livello di infrastrutture (ferrovie, strade, porti e interporti, aeroporti, cura del ferro nelle quattordici città metropolitane, ciclovie), definendo tre diverse categorie di opere: interventi invarianti; quelli che continuano come sono stati previsti e programmati; interventi da sottoporre a project review, ossia meritevoli di rivisitazione progettuale e infine quelli per cui è necessario un piano di fattibilità.
L'autostrada Livorno-Civitavecchia (Tirrenica) rientra tra quelle opere che subiranno una modifica, fino, forse, a rivedere totalmente il concetto di autostrada e riqualificare le infrastrutture già esistenti. La tratta in esercizio a nord è quella tra Livorno e San Pietro in Palazzi (Cecina) e costituisce il prolungamento verso sud della direttrice Ligure Tirrenica (A12). Consente il collegamento – lungo il Corridoio Plurimodale Tirrenico – tra Piemonte, Liguria, Lombardia, Firenze, Valdarno e Grosseto, l'Argentario, la Sardegna, Roma e il Sud.
Il tracciato si estende attualmente per circa 40 chilometri che iniziano poco a nord di Livorno, dove ci si connette senza soluzione di continuità con l'autostrada Sestri Levante-Livorno e terminano al Km 210,023 in prossimità dello svincolo di Cecina Nord della SS1 Aurelia. A sud, invece, l'autostrada è percorribile da Civitavecchia a Tarquinia, aperta al traffico in data 22 marzo 2016 e con pedaggio dal 1°aprile 2016, ricade nel Comune di Tarquinia per una lunghezza di 14,65 chilometri e s'innesta in prosecuzione con l'Autostrada A12 Roma-Civitavecchia.
L'infrastruttura ripercorre l'attuale Aurelia, allargata da strada extraurbana a due corsie a sezione tipo autostradale di larghezza pari a 24 metri, composta da due carreggiate distinte suddivise da un margine di tre metri. La sovrapposizione dell'infrastruttura al percorso dell'Aurelia ha risolto quello che è stato per anni un nodo critico del traffico che generava rallentamenti e code.
La situazione non è ancora definita per la direttrice San Pietro in Palazzi-Tarquinia. Infatti, secondo il viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, "per la Tirrenica verrà fatta una project review". A queste parole si contrappongono le certezze del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il quale conferma che "a sud di Grosseto ci saranno comunque le quattro corsie". In questo stato di incertezza, le uniche ad esprimere piena soddisfazione, sono le associazioni ambientaliste (Wwf, Legambiente, Fai), che da più di trent'anni conducono una battaglia contro l'autostrada e a favore di un adeguamento e messa in sicurezza dell'Aurelia, considerata dagli ecologisti una soluzione più economica e di minor impatto sul territorio e sulle popolazioni locali.
Davide Debernardi
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