I magistrati di Lecco hanno terminato la verifica della documentazione e della massa dell'autoarticolato della Nicoli Trasporti di Albino (Bergamo) che è crollato il 28 ottobre 2016 sulla Statale 36 insieme col ponte della Provinciale 49 che lo sosteneva, causando un morto e quattro feriti. Dai primi risultati, emerge che è tutto regolare: il veicolo era autorizzato a viaggiare con una massa complessiva fino a 108 tonnellate e la pesata del relitto e del carico mostra un valore totale di 107,5 tonnellate. Inoltre, la società di autotrasporto aveva le autorizzazioni necessarie per questo tipo di trasporto. Il camion aveva caricato coils al porto di Ravenna ed era diretto allo stabilimento siderurgico Eusider, posto a poche centinaia di metri dal cavalcavia crollato.
Le indagini ora si focalizzano sulle condizioni del ponte e sulla sua documentazione, compresa quella del collaudo. Secondo il quotidiano Il Giorno, non ci sarebbe la documentazione sui test strutturali necessari per consentire il transito dei veicoli con massa superiore a 44 tonnellate, quindi in teoria i veicoli eccezionali in peso non potevano passare. Ma autotrasportatori e autisti non potevano saperlo perché sulla strada non ci sono cartelli di divieto. E ora sorge spontanea la domanda: quanti ponti sono in questa condizione?
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