Rfi brucia le tappe e accelera sui piani di potenziamento e di ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie che interessano i porti di Genova e Vado Ligure. Il primo intervento riguarda l’adeguamento del Parco Fuori Muro nel bacino portuale di Genova Sampierdarena. Qui i tempi burocratici sono stati rapidissimi. Il gestore della rete ha chiuso positivamente la conferenza di servizi con tutti i pareri favorevoli al progetto nel luglio 2023 con l’impegno ad avviare subito la gara e con la successiva analisi delle offerte già programmata a novembre 2023. Ora a metà giugno 2024 l’aggiudicazione definitiva dell’appalto. I lavori assegnati valgono poco più di 30 milioni di euro su un investimento complessivo sullo scalo genovese approvato in conferenza di servizi per 74,6 milioni. Questo intervento è cofinanziato dall’Unione Europea all’interno del progetto Cef Transport.
L’attuale scalo merci composto da un numero maggiore di binari, nove per la precisione, ma ormai obsoleto rispetto agli standard ora richiesti, sarà aggiornato con la posa di sette binari di circolazione lunghi 750 metri, adatti alla movimentazione di treni completi a modulo europeo. Oltre al nuovo piazzale, verrà rinnovato e centralizzato il sistema di segnalamento con un nuovo apparato computerizzato che governerà tutto lo scalo e le manovre con una gestione automatizzata insieme alla realizzazione di nuovi impianti di trazione elettrica, mentre vengono mantenuti gli allacci esistenti alle banchine portuali.
Rfi sostiene che gli interventi previsti nel Parco Fuori Muro saranno programmati in modo da garantire comunque sempre l’operatività dello scalo, cosa tutt’altro che scontata, visto il calendario di chiusure e deviazioni per i treni merci che interessano il nodo genovese per tutta l’estate 2024 fino a settembre. L’ostacolo più rilevante è l’interruzione del raccordo conosciuto come linea Sommergibile che comporta il blocco di tutto il complesso del porto di Sampierdarena per una durata prevista in sette settimane (vedi l’articolo dedicato).
Contestualmente all’assegnazione della gara per Genova Sampierdarena-Fuori Muro, Rfi ha aggiudicato anche i lavori che interessano l’adeguamento dell’impianto di Vado Ligure Zona Industriale dove vengono investiti oltre 33 milioni di euro. Si tratta della seconda fase di potenziamento dell’impianto savonese, quella più prettamente ferroviaria in quanto con la prima, già in corso di realizzazione, si interviene più che altro sulla viabilità stradale con la soppressione anche di un passaggio a livello.
A Vado sono previste diverse opere sia sull’armamento ferroviario, sia sull’impiantistica e il segnalamento. In particolare si procederà all’adeguamento del terzo binario secondo il modulo standard di 750 metri. Contestualmente saranno elettrificati e centralizzati tutti i sei binari della stazione. Da segnalare il fatto che l’adeguamento a modulo riguarda un solo binario perché gli spazi a disposizione non sono sovrabbondanti.
Verrà realizzato anche un nuovo fabbricato che ospiterà l’apparato centrale computerizzato che governa tutto l’impianto insieme alle cabine elettriche di derivazione anche a servizio delle strutture destinate alle imprese ferroviarie e di manovra che operano nell’impianto. Saranno adeguati anche tutti i sistemi di segnalamento del nuovo piazzale. L’impianto sarà attrezzato anche per la gestione delle merci pericolose. Contestualmente a questi lavori si prevede la modifica di alcuni raccordi come quelli Bombardier e Vernazza (ex Tirreno Power), mentre i raccordi Porto ed Esso/Infineum Italia saranno resi indipendenti.
Piermario Curti Sacchi