Ancora una volta, il Governo Renzi non delude i nostalgici e per loro estrae dagli armadi i ponderosi fascicoli del ponte sullo Stretto di Messina, opera inesistente che finora è costata al contribuente italiano 350 milioni. Questo è il bilancio di oltre trent'anni di vita della Stretto di Messina Spa, ma è un cifra ancora provvisoria perché andrebbe considerata anche la penale di 700 milioni chiesta dalla Salini-Impregilo – vincitrice della gara di appalto – proprio per l'annullamento del progetto. Insomma, un miliardo gettato nella corrente dello Stretto.
Evidentemente ciò non basta, perché il Governo Renzi fa risorgere il mito dopo un ordine del giorno sulla Salerno-Reggio Calabria presentato al Parlamento da AP-NCD, che rilancia il ponte, ma ora solo come opera ferroviaria (il progetto originale prevede strada e rotaia). Il sottosegretario ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro ha risposto dichiarando che il Governo è disponibile a valutare il progetto, previa una "valutazione rigorosa del rapporto costo-benefici". Valutazione che ovviamente avrà i suoi costi, che si aggiungeranno alla fattura trentennale dell'opera mai compiuta. Poi, il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ha precisato che il dossier non è sul tavolo del Governo, ma comunque una valutazione non si nega a nessuno.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!