Arrivano le prime nevicate e, come ormai è tradizione italiana, strade e autostrade si bloccano perché i gestori non sono in grado di assicurare la circolazione. Il copione si è ripetuto nel pomeriggio di Calabria, dove oltre duecento veicoli sono stati bloccati sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria per trenta centimetri di neve. Il blocco è avvenuto tra Cosenza ed Altilia Grimaldi, in particolare al km 263 in direzione sud e al km 277 in direzione nord.
Già nel primo pomeriggio del 19 gennaio, l'Anas ha filtrato i veicoli pesanti a Lagonegro e Falerna, ma questa misura è stata inutile, perché alcuni veicoli si sono messi per traverso, creando chilometri di file. Così, il traffico è rimasto completamente fermo per una decina di ore ed è stato ripristinato nella notte. Il 20 gennaio le nevicate sono finite, ma resta l'emergenza per eventuali frane.
In alcuni comunicati diffusi il 19 gennaio 2016, l'Anas cerca (come ormai accade sempre in questi casi) di addossare la responsabilità agli utenti, specialmente gli autotrasportatori, che non montano le dotazioni invernali (ossia pneumatici da neve o catene) e quindi si mettono per traverso. La società stradale dichiara che: "Il lavoro delle squadre Anas è stato ininterrotto con oltre 50 uomini su strada e circa 25 mezzi spazzaneve e spargisale per rimuovere le interruzioni causate dai mezzi pesanti intraversati a causa delle intense nevicate delle ultime ore e assistere, anche con informazioni, gli automobilisti e i passeggeri rimasti bloccati".
Ma l'auto-assoluzione dell'Anas è smentita da due fatti. Il primo è la denuncia del capo della Protezione Civile, Carlo Tansi, che ha dichiarato all'agenzia ADN Kronos: "Questa situazione era stata ampiamente preannunciata anche all'Anas con i bollettini meteo della Protezione Civile della Regione Calabria che da oltre 36 ore prevedevano, nell'area colpita, neve fino a 200 metri sul livello del mare". Poi rincara la dose: "Solo l'Anas, come previsto dalla legge, deve assicurare il transito veicolare rimuovendo la neve su una strada di sua proprietà. Invece non ha adottato alcun provvedimento preventivo per fronteggiare tale situazione". Secondo Tansi, la società autostradale "avrebbe dovuto azionare spargisale alla caduta dei primi fiocchi di neve per evitare che attecchisse sull'asfalto".
Il secondo evento che smentisce l'auto-assoluzione dell'Anas viene dallo stesso vertice dell'azienda. Il 20 gennaio, il presidente della società, Gianni Vittorio Armani, ha ammesso che "è inammissibile che centinaia di automobilisti siano rimasti bloccati per tante ore su un'autostrada. È evidente che qualcosa non ha funzionato". Poi ha annunciato il commissariamento della struttura di Esercizio dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e ha avviato un'indagine "per accertare le responsabilità di gestione e le eventuali disfunzioni del piano emergenza neve".
Armani cerca anche di spiegare l'accaduto: "Da una prima analisi di quanto accaduto il mancato o ritardato filtraggio da parte di Anas dei mezzi privi delle obbligatorie dotazioni invernali ha determinato che varie decine di mezzi pesanti si siano intraversati bloccando il traffico. L'operazione di filtraggio è necessaria in quanto la A3 non essendo una autostrada a pedaggio non dispone di barriere/caselli che consentono la rapida chiusura per emergenze".
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