Dopo alcuni tentativi falliti, l'Autorità Portuale di Gioia Tauro ha trovato chi realizzerà e gestirà il nuovo gateway ferroviario del porto di Gioia Tauro. È Sogemar, braccio operativo del gruppo Contship Italia (che controlla anche il 50% del locale Medcenter Container Terminal), che ha vinto la gara finalizzata alla esecuzione e gestione del nuovo terminal intermodale del porto di Gioia Tauro. La concessione avrà durata trentennale e l'opera dovrà essere realizzata entro 18 mesi dal verbale di consegna dei lavori.
Secondo quanto spiega una nota dell'Autorità Portuale calabrese, è un'infrastruttura strategica che sarà complementare al transhipment e che avrà il compito di intercettare parte dei traffici movimentati tra l'Estremo Oriente e l'Europa, attualmente gestiti dai porti di Rotterdam ed Anversa. Con la realizzazione di questo terminal ferroviario, Gioia Tauro punta a essere un varco intermodale comunitario, inserendosi nell'asse trans-europeo del corridoio Helsinki-La Valletta, come nodo di rilevanza nazionale e crocevia europeo di diverse modalità di trasporto.
L'appalto rientra tra le opere previste dal Piano Operativo Triennale dell'ente e ha un finanziamento complessivo di 40 milioni di euro. Di questi, 20milioni di euro, sotto forma di contributo pubblico, sono a carico dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, derivanti dal Pon Reti e Mobilità 2007 - 2013, mentre gli altri 20 milioni di euro saranno investiti da Sogemar.
Il gateway ferroviario si estenderà nel territorio compreso tra i Comuni di Gioia Tauro e di San Ferdinando. Si svilupperà, in parte, all'interno del porto, nell'area doganale in concessione al terminalista Medcenter Terminal Container e nella zona dell'interporto. Occuperà una superficie di 325mila metri quadrati e avrà una lunghezza complessiva di nuovi binari di 3825 metri, dei quali 2761 in area terminal contenitori e di 1064 nel terminal intermodale. È previsto il raccordo ferroviario ai capannoni per consentire il carico e scarico di vagoni al suo interno e l'inserimento nei tre binari esistenti di deviatori, in modo tale da rendere indipendente l'utilizzo dei singoli binari.
Si tratta di caratteristiche importanti a livello internazionale, perché evidenziano le specifiche peculiarità del terminal che è in linea con i maggiori hub ferroviari europei. Del resto, alla base della sua ottimale funzionalità vi è "l'assenza di rotture di carico aggiuntive e le distanze del terminal sono adeguate agli standard internazionali". Tra gli elementi richiesti per la sua buona gestione è stata prevista la centralizzazione delle operazioni ferroviarie che sono così affidate alla Sogemar, che dovrà altresì coordinare il tratto di raccordo tra San Ferdinando e il porto con la rete ferroviaria nazionale.
Nicola Capuzzo
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