Per ragioni olografiche, il trasporto lungo vie navigabili è rimasto piuttosto limitato in Italia – restando relegato sostanzialmente lungo l’asse del fiume Po – e quindi non sono sorti operatori in questo settore paragonabili a quelli dell’Europa centrale e occidentale. Quindi è interessante l’annuncio dell'altoatesina Gruber Logistics di voler sviluppare questa modalità, partendo dalla Germania. Non è un caso, perché l’occasione di crescere nel fluviale è giunta con l’acquisizione della tedesca Universal Transport, avvenuta nel 2022. È un’impresa specializzata nel trasporto eccezionale, che dove possibile usa la navigazione interna, più semplice da gestire rispetto alla strada.
"La navigazione interna garantisce circa un quarto delle emissioni del trasporto su gomma per tonnellata-chilometro trasportata”, dichiara Holger Dechant, membro del consiglio di Gruber Logistics e amministratore delegato di Universal Transport. “Cionondimeno dobbiamo sempre considerare che spesso meno emissioni significa maggiori costi di trasporto sia diretti, sia indiretti se consideriamo il maggior costo di percorrenza. Nonostante ciò, sempre più clienti scelgono questa modalità di trasporto nel segmento dei trasporti eccezionali sia per ragioni ambientali sia per la stabilità”.
Gruber Logistics ha già svolto i primi trasporti sull’asse fluviale Reno-Meno-Danubio, dalla capitale slovacca Bratislava al Mare del Nord e per alcune consegne in Belgio. In Germania, la società collabora con alcuni organismi per promuovere un piano nazionale del trasporto fluviale. A tale proposito, l’amministratore delegato del porto di Norimberga e presidente dell'Associazione Federale dei Porti Pubblici Interni (BÖB), Joachim Zimmermann, sta promuovendo la realizzazione di un masterplan per ammodernare chiuse e cabine di segnalazione e dragare il Medio Reno.
Gruber si dichiara interessata i sviluppare il trasporto su idrovie anche in Italia, affermando che “la prospettiva del trasporto di carichi eccezionali è stata fino a questo momento largamente sottovalutata e potrebbe in futuro garantire un maggior modal shift di merci (passaggio dall’utilizzo di merce oggi su gomma direttamente su chiatta)”.