A che punto è la procedura per rilanciare il ferrobonus, ossia il contributo al trasporto combinato strada-rotaia? È una domanda che pongono al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, le tre associazioni italiane del trasporto ferroviario Assofer, Fermerci e Fercargo, visto che alle svariate dichiarazioni politiche sul questo beneficio non seguono provvedimenti concreti. Le tre sigle hanno annunciato di avere scritto al ministro una comunicazione in cui esprimono “forte preoccupazione” sull’attuazione di una misura che “rappresenta una forma di sostegno imprescindibile per l’intera filiera intermodale del trasporto ferroviario delle merci, a condizione che venga corrisposta annualmente, in assoluta continuità e senza ritardi”.
L’ultimo ferrobonus è stato già finanziato dal precedente Governo Draghi fino al 2026 e la Commissione Europea lo ha approvato fino al 2027, ma il ministero dei Trasporti non sembra che stia attuando i provvedimenti necessari per erogarlo. Le tre associazioni ricordano al ministro “che un ritardo nell’attuazione del decreto impedirebbe una continuità con l’annualità 2022 con gravi e pesanti conseguenze in termini economici ed occupazionali per i settori produttivi nazionali impattati dalla stessa”.