Il nuovo terminal intermodale di Fényeslitke, in Ungheria, si propone come hub per il trasporto ferroviario tra Asia ed Europa. La costruzione è terminata e ora si stanno collaudando gli equipaggiamenti, per avviare l’attività entro la fine di giugno 2022. La tecnologia 5G controllerà da una sola centrale le gru e gli accessi stradali e ferroviari, mentre un gemello digitale dell’intera infrastruttura terrà sotto controllo le attività in tempo reale. Il suo obiettivo è diventare uno hub nel trasporto ferroviario tra Asia ed Europa, anche se la sua collocazione, poco distante dal confine con l’Ucraina, che sembrava strategica ora è penalizzata dalla guerra, che ha completamente bloccato il transito nel territorio ucraino.
L’impianto si estende su una superficie di 85 ettari e potrà muovere fino a un milione di teu l’anno, diventando il più grande terminal intermodale europeo per dimensioni e capacità. È costruito dalla società East-West Intermodal Logistics Service, che vi ha investito 90 miliardi di fiorini ungheresi (pari a 223.861.410 euro). Ha tre binari per lavorare treni lunghi fino a 740 metri e doppio scartamento (europeo e russo). Nella prima fase ogni binario ha una gru, cui se ne aggiungerà una seconda, per sollevare container fino a 45 piedi e semirimorchi. I piazzali possono ospitare 15mila teu, con possibilità di alimentare container refrigerati per 500 teu.
La filiale ungherese del Gruppo terminalista tedesco Eurogate ha già previsto alcuni collegamenti ferroviari con la Germania (Amburgo, Duisburg e Monaco), l’Austria (Vienna), Ungheria (Budapest) e Romania (Arad). L’accordo prevede anche un trasferimento di tecnologie tra Eurogate Rail Hungary e East-West Intermodal Logistics Service.