Le accuse di "ritorsione" lanciate nei confronti di Tirrenia (e di Moby) dalle società di autotrasporto Lucianu e Trans Isole (che hanno anche inviato due esposti all'Autorità Antitrust denunciando "una complessiva e unitaria strategia di abuso di posizione dominante diretta a estromettere dal mercato i concorrenti di Tirrenia Cin e Moby") hanno provocato l'immediata replica della compagnia controllata da Vincenzo Onorato. L'amministratore delegato di Tirrenia, Massimo Mura, a margine di un incontro con vari rappresentanti dell'autotrasporto e delle agenzie di viaggio a bordo del traghetto Janas, ha risposto alle ultime vicende della battaglia navale in corso sulle linee marittime merci fra Sardegna e continente.
Riferendosi alle accuse mosse da due autotrasportatori sardi (Lucianu e Trans Isole), l'amministratore delegato di Tirrenia spiega: "le due aziende hanno semplicemente un rapporto commerciale come tutte le altre imprese, ossia un rapporto commerciale individuale che si sviluppa e dove si usano parametri che ciascuna azienda ha in termini personalizzati".
Riguardo ai due mezzi di Lucianu che nei giorni scorsi non sono stati imbarcati, Mura parla di un "semplice ritardo nell'arrivo del mezzo al porto di partenza. Succede che se i mezzi arrivino con particolare ritardo rispetto a quanto richiesto può accadere l'eccezionalità che il carico non possa essere gestito. Tenga presente che nella stessa giornata l'azienda Lucianu ha chiesto l'imbarco di sei rimorchi su varie rotte, quindi su sei richieste nella stessa giornata cinque sono state soddisfatte e una no. Se ci fosse stato un pregiudizio verso la società non ne avremmo imbarcati sei su sei".
Il numero uno di Tirrenia passa poi al contrattacco sostenendo che "le due società di autotrasporto hanno voluto strumentalizzare questo episodio per far credere quello che in realtà non c'è. Ho l'impressione che questa cosa poco c'entri con quello che è stato raccontato". Infine, non sembra spaventato dalla richiesta di Grimaldi al Governo (attraverso Confitarma) di eliminare la convenzione pubblica di Tirrenia per la continuità territoriale: "Esiste un contratto e tutta la parte normativa a supporto della convenzione ha una scadenza nel 2020, quindi non ci sono motivi perché entrambe le parti, sia la Tirrenia che lo Stato, non ottemperino ai loro obblighi".
La risposta sul campo dell'ex compagnia pubblica nei mesi prossimi si tradurrà in un aumento della capacità di trasporto attraverso l'immissione di nuovo tonnellaggio appena arrivato in flotta. Mura spiega infatti che "quest'anno Tirrenia potrà contare su tre navi che sono state appena rilevate (in noleggio a lungo termine o acquistate) e andranno a incrementare la capacità di stiva sulle rotte verso Cagliari e Olbia". Si tratta più nel dettaglio delle due navi Louise Russ e Williamsborg (rispettivamente da 2500 e 2700 metri lineari di portata) i cui contratti sono stati perfezionati nelle scorse settimane, cui si aggiungerà anche una terza unità da 3200 metri lineari la cui identità ancora non è stata rivelata.
Ciò significa che nei mesi prossimi la Sardegna sarà servita con collegamenti più frequenti, navi più moderne e capienti, e presumibilmente a tariffe inferiori rispetto al passato. Non solo: Mura preannuncia anche che stanno studiando una nuova linea merci in Italia i cui dettagli al momento rimangono riservati.
Da registrare infine la presa di posizione di Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, che nella battaglia dei traghetti si schiera apertamente al fianco di Onorato coniando lo slogan "Je suis (avec) Onorato".
Nicola Capuzzo
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