Il porto di Trieste avvia, inizialmente in forma sperimentale, il collegamento ferroviario diretto tra il Molo V e l’Interporto di Cervignano, che ha lo scopo di ampliare l’attività dello scalo trasformando l’interporto in una banchina interna. Questo servizio interessa due collegamenti internazionali già attivi su Trieste: il Norimberga Trieste, per in treni in ingresso, e Trieste-Karlsruhe per i treni in uscita dal porto. Una seconda fase interesserà un collegamento in partenza dal Molo V per Karlsruhe. In tutti i casi i treni sostano all’interporto.
“Obiettivo dell’operazione che mira a creare una banchina estesa ferroviaria, sarà generare un aumento di capacità del sistema nel suo complesso, grazie al tapis-roulant logistico che dai terminal portuali si estenderà capillarmente alle aree interne degli interporti, con un ruolo chiave per Cervignano, grazie al suo posizionamento baricentrico di hub ferroviario e autostradale”, spiega l’Autorità portuale. I protagonisti di questo progetto sono la società terminalista Samer Seaport, l’interporto di Cervignano, la danese Dfds come operatore ro-ro che da Trieste collega il Mediterraneo con il Mar del Nord e Alpe Adria come e integratore logistico e multimodale. “Verificati e misurati i primi risultati sarà naturale attivare il coinvolgimento degli altri terminal portuali, degli altri interporti e delle compagnie marittime per offrire capacità e servizi a valore aggiunto anche nell’entroterra e rendere sempre più competitive le catene logistiche anche a servizio del sistema industriale del Friuli Venezia Giulia”, aggiunge Zeno D’Agostino, presidente dell’Asp del Mare Adriatico Orientale.