Con il recepimento delle modifiche attuate da Bruxelles con la Direttiva 2015/179 (che cambia quella 96/53/CE che regola pesi e dimensioni dei veicoli industriali) anche in Italia si possono omologare automezzi più lunghi e più pesanti, a condizione che soddisfino precisi requisiti. Il primo è che l'aumento dimensionale e ponderale non abbia come risultato una maggiore portata utile del camion, ma lo scopo è migliorare l'aerodinamica oppure compensare la maggior tara causata da sistemi per ridurre le emissioni inquinati (come la trasmissione ibrida diesel-elettrica).
Per quanto riguarda l'aerodinamica, il decreto autorizza l'installazione di profili nella parte anteriore della cabina o di alette in quella posteriore del vano di carico o del rimorchio. In pratica, si cerca in questo modo di superare il limite del profilo squadrato del camion, rendendolo più filante, un provvedimento che potrà cambiare la forma dei veicoli nei prossimi anni. Invece bisogna ancora aspettare per sostituire gli specchi retrovisori con telecamere, un provvedimento che potrebbe essere presto approvato da Bruxelles.
Per quanto riguarda i pesi, l'adeguamento permette di viaggiare con una tolleranza massima di una tonnellata nel caso il veicolo abbia sistemi di trazione alternativi (ibrida o elettrica) o bombole di gas naturale o idrogeno, che comportano una massa superiore a quella della trazione diesel.
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