Il 25 settembre 2023, il Consiglio dell’UE (che raccoglie i ministri dei Paesi dell’Unione) ha adottato il suo orientamento generale sulla futura normativa Euro 7, che stabilirà nuovi limiti alle emissioni di tutti i veicoli, compresi quelli per il trasporto delle merci. Infatti, per la prima volta, il Regolamento comprenderà in un unico atto giuridico autovetture, furgoni e veicoli industriali.
In una nota, il Consiglio spiega di avere raggiunto “un equilibrio tra prescrizioni rigorose in materia di emissioni dei veicoli e investimenti supplementari per l'industria, in un momento in cui i costruttori europei di autovetture sono in una fase di trasformazione verso la produzione di autovetture a emissioni zero”.
Una novità dell’Euro 7 è che non riguarderà solamente le emissioni dello scarico dei motori, ma anche quelle prodotte da freni e pneumatici. Interesserà anche i veicoli elettrici, introducendo prestazioni minime per la loro durata. Inoltre prevede, per tutti, tecnologie avanzate e di strumenti di monitoraggio delle emissioni. Rispetto alla proposta della Commissione Europea, per i veicoli industriali propone limiti di emissione inferiori e condizioni di prova “leggermente adeguate” rispetto a quelle degli Euro VI/VI.
Il Consiglio UE propone anche di rinviare l'entrata in vigore dell'Euro 7 rispetto alla proposta delle Commissione Europea, che prevedeva metà 2025 per le autovetture e i furgoni e metà 2027 per i veicoli industriali. Il Consoglio vuole far slittare questi termini di 24 mesi (dopo la pubblicazione del Regolamento) per le autovetture e di 48 mesi per i veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate.
Questo orientamento sarà la base con cui il Consiglio dell’UE avvierà la discussione sul Regolamento con il Parlamento Europeo, che inizierà dopo che quest’ultimo avrà adottato la sua posizione. L’adozione delle norma Euro 7 rientra nella strategia 2020 della Commissione per una mobilità sostenibile e intelligente e del piano d'azione per l'inquinamento zero del 2021.