Il 5 giugno 2017 – in occasione della giornata internazionale dell'ambiente – è stato presentato a Milano il primo marchio italiano di logistica sostenibile, un modello che aiuterà il consumatore verso l'acquisto consapevole di prodotti trasportati con processi sostenibili dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. SosLog – Associazione per la logistica sostenibile, dall'anno 2005 affronta il tema dell'innovazione dei processi connessi con il trasporto, la consegna ed il riciclaggio delle merci, promuovendo una logistica più efficiente e più rispettosa della qualità della vita.
Con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale nella filiera della supply chain, ha preso forma il progetto del marchio ecologico. Il modello di logistica sostenibile si rivolge a piccole e medie imprese italiane che all'interno della loro struttura sono direttamente o indirettamente coinvolte in processi distributivi: dall'azienda di trasporti all'industria alimentare che consegna alla GDO.
Per conseguire il marchio (in circa tre mesi) l'azienda deve aderire a uno specifico protocollo elaborato da Lloyd's Register, uno dei principali organismi di certificazione al mondo e collaboratore di SosLog. Questo protocollo è un percorso volontario, l'azienda non è obbligata a norme restrittive, ma s'impegna a perseguire un obiettivo di sviluppo sostenibile, che potrà differenziarla sul mercato creando valore aggiunto rispetto alla concorrenza.
Si tratta di un processo di valutazione in due fasi che deve essere convalidato ogni anno. La prima fase verifica se l'organizzazione ha espresso una strategia di rispetto dell'ambiente in relazione a tre variabili: la comunicazione con i vertici aziendali, la priorità dell'investimento e una organizzazione interna dedicata al progetto. Se l'azienda ha raggiunto la soglia di maturità strategica che viene ritenuta "sufficiente", può passare alla seconda fase dove si esaminano ventuno sfide logistiche che coprono tre tematiche: ambientale, sociale, economica. Sono oltre cento domande che analizzano le buone pratiche, i piani decisionali e anche le mancanze di scelte aziendali: come gestite imballi e raccolta differenziata? usate la trigenerazione? come posizionate i magazzini sul territorio?
I tecnici di Lloyd's Register – sulla base delle risposte – assegnano un punteggio espresso in centesimi e che permette all'azienda di posizionarsi rispetto ad un obiettivo di prestazioni. Il tutto si traduce in un attestato di verifica e di un marchio di sostenibilità logistica (green,blue, silver e gold a seconda dei risultati ottenuti), utilizzabile in tutti i canali di comunicazione fisica e online dell'azienda, come una scatola di pasta o sul veicolo dedicato al trasporto.
"Abbiamo raccolto oltre dieci anni di casi aziendali per arrivare a sintetizzare un modello sulla base di ventuno sfide di logistica sostenibile. Siamo di fronte ad una sfida fondamentale per il futuro delle attività economiche dove, non solo l'ambiente, ma anche l'uomo con il suo lavoro e l'impresa con la sua motivata ricerca di profitto, devono ritrovare un nuovo equilibrio." ha commentato Daniele Testi, presidente di SosLog.
Davide Debernardi
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