L'elettrificazione della logistica urbana spinge le multinazionali del trasporto espresso, che usano decine di migliaia di veicoli in tutto il mondo, a sviluppare in casa modelli progettati secondo le proprie necessità. Lo ha fatto DHL e lo sta facendo anche UPS, che collabora con la società britannica Arrival nella realizzazione di un furgone elettrico molto leggero e a trazione completamente elettrica. Le due società hanno già costruito 35 esemplari che saranno provati in reali condizioni operative a Londra e Parigi. La leggerezza permette un'autonomia di 240 chilometri e i veicoli avranno anche sistemi di assistenza alla guida che ridurranno la fatica e aumenteranno la sicurezza degli autisti. Inoltre, i furgoni hanno un sistema di connessione avanzato, che dialoga con il conducente tramite un display, e un ampio parabrezza che migliora la visibilità verso pedoni e ciclisti. UPS sta lavorando anche alle stazioni di ricarica e nel suo hub londinese ha installato un sistema che può caricare una grande flotta senza installazioni impegnative.
Sempre a Londra, il 14 maggio 2018 Ups ha inaugurato un impianto di smistamento di 32mila metri quadrati, che serve il sud-est dell'Inghilterra. L'impianto è costato 120 milioni di sterline e rappresenta uno dei maggiori investimenti in infrastrutture fuori dagli Stati Uniti. "La crescita dell'e-commerce, l'espansione commerciale transfrontaliera e le esigenze dei clienti stanno accelerando la domanda di servizi Ups", ha affermato Lou Rivieccio, presidente di Ups Europe. "Questo investimento strategico in capacità e tecnologie all'avanguardia in Gran Bretagna sta aiutando l'avanzata rete logistica globale intelligente di Ups del futuro". Il nuovo impianto sorge nel DP World London Gateway Logistics Park e può lavorare fino a 28mila pacchi all'ora, disponendo si spazio per futuri ampliamenti. Vi lavorano cinquecento persone.
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