Kaizen è il termine giapponese che indica il miglioramento continuo ed è uno degli obiettivi di Toyota Material Handling Italia (24% del mercato nazionale), costantemente impegnata nella ricerca e sviluppo di una logistica economica e sostenibile. Dal mese di ottobre 2017, i possessori di carrelli elevatori nipponici potranno usufruire di un sistema di ricarica delle batterie ad alta efficienza energetica, fino al quindici percento di risparmio.
Questo è il risultato ottenuto dai tecnici di Toyota, che grazie alla collaborazione con la società Seaside, assicurano e certificano un dato rilevante per il cliente finale. Seaside è una ESCO (Energy Service Company) italiana con sede a Bologna, una società specializzata nel settore dell'efficienza energetica e in grado di operare su tutte le tematiche legate all'energia, dalle fonti rinnovabili al risparmio vero e proprio.
L'azienda, attraverso dei test, ha verificato quanto promesso da Toyota: risparmio del 15 percento – rispetto ad altre soluzioni presenti sul mercato – di energia durante il processo di ricarica del pacchetto batterie. Il passaggio successivo è stato certificare il risultato ottenuto grazie all'apporto di un ente esterno, che dopo aver analizzato il disciplinare e la metodologia ha confermato l'obiettivo raggiunto, rilasciando un marchio di garanzia denominato White Leaf (foglia bianca).
L'innovazione tecnologica ruota attorno a Savemixer, un software sviluppato da Seaside, che associa algoritmi e modelli di analisi dati, quantificando l'uso di energia. I clienti di Toyota potranno in qualsiasi momento verificare e rendicontare i risparmi conseguiti nel tempo. Infatti l'applicazione Savemixer è fornita in modalità cloud ed è sempre consultabile via web con una password personalizzata. Dopo aver scaricato i dati registrati durante l'utilizzo delle macchine, il software contabilizza i consumi sotto forma di rapporti grafici, consentendo all'azienda di individuare gli sprechi energetici normalmente non visibili e di intervenire di conseguenza, come, per esempio, sostituire il carrello rivelatosi inadatto al tipo di attività svolta dall'impresa.
Davide Debernardi
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