Il documento degli ambasciatori UE in Cina non è ancora stato formalizzato, ma in un articolo del 17 aprile 2018 il quotidiano tedesco Handelsblatt ne anticipa le conclusioni, che lanciano un avvertimento sulle conseguenze per l'Unione Europea del programma Belt and Road. Il giornale cita una frase della relazione, secondo cui il piano "è contrario all'agenda dell'UE per la liberalizzazione del commercio e spinge gli equilibri di potere a favore delle società cinesi sovvenzionate". L'unico ambasciatore comunitario che non ha firmato il documento sarebbe quello dell'Ungheria. La relazione fa parte della documentazione per il vertice tra Unione Europea e Cina programmato il prossimo luglio, dove la UE vuole portare una posizione unitaria sulla Belt and Road.
Gli ambasciatori comunitari ritengono che la Cina stia modellando la globalizzazione per i propri interessi e che il programma della nuova Via della Seta persegue soprattutto obiettivi interni, come la riduzione dell'eccesso di produzione, la creazione di nuovi mercati d'esportazione e la salvaguardia all'accesso alle materie prime. Hanno aggiunto che per favorire anche l'Europa, la Cina deve aderire ai principi europei di trasparenza negli appalti pubblici e ai suoi standard ambientali e sociali. Gli ambasciatori hanno anche avvertito che la Cina sta favorendo la divisione all'interno dell'Unione, anche firmando accordi bilaterali.
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