Lo sciopero di tre giorni dei lavoratori della Elia Bertani di Livorno iniziato giovedì 12 maggio doveva terminare lunedì 16 maggio, ma i lavoratori lo hanno prolungato di 14 ore, sino all'incontro avvenuto la mattina di martedì alla regione Toscana tra il sindacato Fit Cisl (solo rimasto, dopo l'abbandono della Filt Cgil), il Comune di Livorno, i dirigenti di Elia Bertani e i rappresentanti della coop Man at Work, cui sono destinati i lavoratori messi in mobilità dall'azienda di trasporti.
La protesta è nata proprio dopo la decisione dell'azienda di trasferire una cinquantina di lavoratori dai libri paga di Elia Bertani a quelli della cooperativa torinese, pur continuando a svolgere la stessa attività all'interno della piattaforme livornese, ossia la movimentazione delle autovetture. La Fit Cisl denuncia che le nuove condizioni di lavoro sono peggiori delle precedenti: passaggio da dipendenti a soci lavoratori, tagli dello stipendio base da 1000 a 1300 euro, riduzione degli scatti d'anzianità e minori livelli d'inquadramento, primi tre giorni di malattia non retribuiti.
La riunione alla Regione ha fissato un nuovo incontro per lunedì 23 maggio. Il sindacato chiede il mantenimento del contratto a tempo indeterminato presso Elia Bertani per tutti i lavoratori.
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